CASAL DI PRINCIPE – Giovedì 8 marzo, dalle 8.30 alle 17, in via Bologna, a Casal di Principe, nella casa confiscata al boss del clan dei casalesi Francesco Schiavone “Sandokan”, si terrà un convegno su ambiente, inquinamento e salute. Attualmente la casa, confiscata, ospita un centro studio sull’autismo. L’evento è promosso dalle associazioni “La forza del silenzio” e “Omnia Onlus”, col patrocinio del Comune di Casal di Principe, della Regione Campania e dell’Aisla (Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica).

Interverranno Massimiliano Annunziata (psicologo del centro “La forza del silenzio”), Anita D’Aniello (specialista in psicoterapia), don Paolo Dell’Aversana (sacerdote del Santuario Madonna di Briano), Agostino Delle Femmine (dirigente Arpac), Laura De Magistris (gastroenterologa, ricercatrice della Seconda Università di Napoli), i consiglieri regionali Angelo Polverino e Lucia Esposito, Giuseppe Fiorentino (pneumologo al Monaldi di Napoli), Alfredo Grado (docente di Sociologia del Diritto, esperto di Welfare), Antonio Marfella (tossicologo e oncologo del Pascale di Napoli), Maria Rosaria Monsurrò (Neurologo al Policlinico di Napoli), Massimo Montinari (dirigente medico della polizia di Stato di Firenze), Antonio Papa (dirigente Asl Caserta), Dario Sacchi (docente di Storia della filosofica teoretica all’Università Cattolica di Milano), Antonio Tessitore (malato Sla, presidente Aisla Napoli-Caserta), Francesca Troisi (neurologa). “L’inquinamento ambientale nei territori fra Napoli e Caserta è sotto gli occhi di tutti e lo stato di salute di chi abita in queste terre è gravemente compromesso – ha spiegato Anita D’Aniello, promotrice dell’incontro – ne parleremo grazie al contributo di esperti su vari temi, dalla politica alla medicina. L’idea è quella di promuovere la sensibilizzazione sulla condizione ambientale e lo stato di salute dei cittadini, chiedendo con forza, tutti insieme, un intervento di bonifica dei territori”. Nel corso della giornata sarà possibile acquistare il libro “Ogni volta che chiudo gli occhi”, scritto da Antonio Tessitore con il giornalista Pietro Cuccaro, nel quale sono raccolti sogni, dolori e speranze di un malato di Sla che vive nelle terre di Gomorra.

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