NAPOLI – Il professore Paolo Iannelli per eseguire interventi chirurgici presso la casa di cura Villa del Sole, di cui e’ proprietario, ”non solo si avvaleva della collaborazione di medici dell’azienda ospedaliera Cardarelli, non autorizzati a svolgere attivita’ intramoenia nella struttura privata, ma provvedeva altresi’ ad utilizzare indebitamente i ferri chirurgici di proprieta’ del Cardarelli”. E quanto scrive nella sua ordinanza di custodia il gip Ludovica Mancini nel punto in cui prende in esame l’ipotesi di peculato formulata nei confronti del professionista formulata dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock.
Il giudice definisce ”eloquenti i dialoghi intercorsi” tra Jannelli e altri indagati intercettati dagli investigatori. Il giudice ritiene che ”sia stata raggiunta la prova indiziaria del reato di peculato”. Dalle intercettazioni, secondo il giudice, si evince che Jannelli, insieme con altri indagati, ”si appropriavano di ferri chirurgici di cui avevano disponibilita’ per ragione del loro ufficio e che erano di proprieta’ dell’azienda ospedaliera, al fine di impiegarli per l’effettuazione di interventi su pazienti ricoverati presso la casa di cura privata Villa del Sole”.