Tante ombre. Troppe. E un silenzio assordante che non fa presagire nulla di buono. Attorno ai concorsi indetti dall’Ambito socio-sanitario C6 per individuare il nuovo coordinatore e due dirigenti si allarga la zona grigia. Si assottiglia la linea di demarcazione che dovrebbe operare un taglio netto tra lecito e illecito, legalità e intrallazzo. A far suonare un altro campanello d’allarme, anche se a questo punto dovrebbero suonare quelle delle forze dell’ordine, è il caso sollevato da Campania Notizie su quanto accaduto all’ultimo tavolo istituzionale tra i rappresentanti di Aversa, Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola (che compongono l’ente sovracomunale). È il 14 gennaio. Gli amministratori locali si ritrovano al municipio della città normanna per approvare il Piano di Zona, cioè le linee programmatiche in materia sociale e assistenziale. Uno strumento basilare per attuare i progetti e fornire servizi essenziali ai cittadini. Il documento doveva essere varato già nel settembre 2020. Il termine ultimo era il 5 dicembre dell’anno scorso. Ma in quel periodo tutti gli sforzi del sindaco di Aversa Alfonso Golia erano diretti al ribaltone poltronaro perfezionato grazie alla collaborazione dei consiglieri di opposizione Olga Diana, Giovanni Innocenti e Francesco Sagliocco, che fanno riferimento al presidente della commissione regionale Ambiente Giovanni Zannini, e di quello dei 5 Stelle Roberto Romano. Quando si tratta di salvaguardare le seggiole tutti se ne fregano altamente di tutelare gli interessi collettivi. E quindi si arriva alla riunione dello scorso 14 gennaio senza l’approvazione della convenzione con l’Asl di Caserta e con altri adempimenti burocratici da ultimare. Slitta ancora una volta, e chissà a quando, il via libera al Piano di Zona.

Antonio Tatone e Rany Pagano

Come già scritto da Campania Notizie a margine del vertice, nel corso dell’incontro avviene l’inverosimile. Su sollecitazione dei sindaci e dei delegati Gemma Accardo, attuale capo del C6 in quanto responsabile del Comune di Aversa, spiega a che punto è l’iter riguardante i concorsi per selezionare il coordinatore dell’Ambito e due dirigenti. Tra i partecipanti al tavolo istituzionale c’è anche un partecipante ai concorsi. Fantapolitica? Altroché. Tutto verissimo. Si tratta di Rosamaria Ramella, presente con Ludovico Di Martino in rappresentanza di Casaluce. Nell’era Pagano-Tatone la Ramella ha beneficiato dell’incarico di supporto specialistico presso il C6, incarico prorogato fino al 31/12/2020 con una determina di Di Martino, contestata dai sindaci con un documento unitario durissimo (fatta eccezione di Tatone ovviamente). Come è stato possibile che un consulente “scaduto” un mese prima abbia partecipato a un incontro del tavolo istituzionale? Basterebbe questo per far gridare allo scandalo. Ma, seppure grave, è una sciocchezza rispetto al fatto che la Ramella risulta tra i partecipanti al bando indetto dall’Ambito. Abbiamo scoperto che lo ha confermato lei stessa rispondendo a una precisa domanda del vicesindaco di Aversa Benedetto Zoccola. Un concorrente che viene a conoscenza di atti interni ai concorsi ai quali parteciperà. Una cosa del genere può mai essere legittima? Ce n’è in abbondanza per annullare i bandi.  

Enzo Guida

Da qui nasce lo stupore, anzi lo sconcerto, per il silenzio pre, durante e post incontro di Enzo Guida che, come abbiamo appreso in seguito, ha partecipato in prima persona alla riunione per l’indisponibilità per motivi personali dell’assessore alle Politiche sociali Giusy Guarino. Sui concorsi, a dire il vero solo su quello per la scelta del coordinatore, il sindaco di Cesa ha sempre dato battaglia, finanche troppo, sia in sede istituzionale che politica. Fino al punto di chiedere l’annullamento in autotutela del bando perché, a suo dire, viziato da una serie di illegittimità. Proprio per questo nel “caso” Ramella il comportamento di Guida fa sgorgare una serie di interrogativi. Come mai il sindaco cesano, così attento al rispetto delle regole concorsuali, non ha chiesto di mettere gentilmente alla porta la Ramella? Per di più Guida è un avvocato. Non si è accorto che si stava configurando un palese conflitto di interessi?

Fatto sta che partecipando al tavolo Rosamaria Ramella è venuta a conoscenza, ad esempio, che avrebbero fatto parte della commissione esaminatrice docenti universitari. È venuta a sapere anche da quali atenei sarebbero stati scelti i prof. Decisioni ignote, giustamente, a tutti gli altri concorrenti. Eppure il sindaco-avvocato Guida, che a mezzo stampa propina lezioni di legalità, non ha proferito parola. Strano, no?

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