Alessandro Pennasilico, l’aggiunto che e’ a capo della Procura di Napoli in attesa della decisione del Csm sulla successione a Giovandomenico Lepore, approfitta delle congratulazioni per l’arresto del boss Giuseppe Polverino per lanciare un appello al ministro della Giustizia, Paola Severino: “Siamo a corto di mezzi e di uomini.

Se non ci saranno risorse, risultati del genere non saranno possibili”, dice. Il procuratore aggiunto che coordina il pool di pm che si occupano della camorra della zona di Napoli, sottolinea che “i risultati ottenuti dalla Procura partenopea sono possibili solo grazie allo spirito di sacrificio dei magistrati e del personale amministrativo che ci lavora”. Mancano i soldi per pagare gli straordinari ai cancellieri e per la scorta ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia che sono sempre nel mirino delle cosche. “Eppure i soldi che sequestriamo ai clan sono una ricchezza se fossero tutti investiti. Solo per i Polverino ammontano a un miliardo di euro – spiega – non e’ possibile lavorare ancora in queste condizioni. Vogliamo che il nostro impegno contro la criminalita’ possa continuare, ma occorrono presto nuove risorse economiche”.

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