È il giorno della rinuncia di Giuseppe Dell’Aversana alla ricandidatura a sindaco. Questo è sicuro. Che sia anche la giornata dell’investitura del suo successore è ancora tutto da vedere. Stasera (13 luglio) la maggioranza è chiamata a raccolta per decidere sul futuro della coalizione, mai come in questi giorni segnato da incertezza e dubbi. Il passo di lato del primo cittadino è praticamente scontato. Manca solo l’ufficialità. I crismi ci saranno nel corso del vertice. Ma il bello o il peggio arriveranno proprio un secondo dopo. Chi raccoglierà lo scettro di Dell’Aversana? L’erede naturale è Caterina Tizzano. A quanto trapela il vicesindaco non è ancora il candidato sindaco unitario. L’assessore Salvatore Lettera e il suo gruppo Giovani Menti la sostengono con forza. Mentre alcuni fedelissimi di Dell’Aversana, tra cui Ernesto Di Serio, Gennaro Capasso e Loredana Di Monte, preferirebbero altre opzioni. Come già anticipato da Campania Notizie, starebbero lavorando per fare largo a Elpidio Iorio, dominus di Pulcinellamente e dell’associazione Colibrì. Gli manca solo la fascia tricolore e poi stiamo a posto.
Dalla sua la Tizzano ha un asso nella manica: il pieno appoggio del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, che nel corso degli anni ha sempre mostrato grande attenzione per il territorio. L’ago della bilancia resta il sindaco Dell’Aversana. Da buon condottiero dovrebbe condurre l’equipaggio in acque tranquille. E indicare il proprio successore per evitare lo sfarinamento della maggioranza e il tramonto di un progetto politico-elettorale di centrosinistra. Finora però il primo cittadino si è mosso con la velocità di un bradipo nonostante il voto sia ormai dietro l’angolo. Perché continua a traccheggiare? Forse non si fida dell’asse Tizzano-Lettera. Oppure non vuole ancora entrare nel merito delle candidature perché vorrebbe portare in porto prima il Puc. Una pia illusione in queste condizioni. Lo strumento urbanistico è un atto politico. Pensare di farlo approvare da una maggioranza alle prese con una guerra interna è da folli. Inoltre è tutt’altro che escluso che il duo Tizzano e Lettera rompano gli indugi. I due esponenti della giunta possono contare su due gruppi nutriti e consistenti sul piano elettorale. Nel caso il vertice di stasera si concludesse con un ulteriore nulla di fatto potrebbero aprire le danze con la messa appunto di uno schieramento di centrosinistra in grado di guardare all’area Pd, inclusi Mimmo Iovinella e Speranza Berlardo, e alle forze politiche e civiche progressiste. Il tempo dell’immobilismo è finito.