Ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato Rolando Degli Angioli, medico di guardia in servizio presso il carcere di Regina Coeli, per il quale il pm Francesco Scavo ha chiesto il rinvio a giudizio per avere costretto, il 20 luglio 2008, un detenuto francese (Julien Monnet, arrestato il giorno prima con l’accusa di aver scaraventato la figlia contro la scalinata dell’altare della patria) a subire “un trattamento sanitario illegittimo e immotivato”.
Nell’udienza del 14 giugno prossimo, davanti al gup Riccardo Amoroso, Degli Angioli, che risponde di falso, abuso di ufficio e di concorso in violenza privata con l’infermiere Luigi Di Paolo con l’aggravante dell’abuso dei poteri, rendera’ dichiarazioni spontanee per ribadire la propria estraneita’ ai fatti contestati. L’infermiere sara’ giudicato, invece, con il rito ordinario. Stando al pm, i due imputati, durante una visita medica, avrebbero indebitamente inserito a Monnet (una volta immobilizzato) “un catetere vescicale” senza che il trattamento sanitario fosse supportato “da un quadro clinico di riferimento”. Degli Angioli avrebbe poi falsamente omesso di trascrivere l’intervento eseguito nell’apposito registro, al fine di non renderlo pubblico, cosi’ causando un danno ingiusto alla vittima. Monnet, informatico parigino di 42 anni assolto poi dal tribunale perche’ incapace di intendere e di volere nel momento in cui gli cadde a terra la figlioletta di 5 anni, si costituira’ parte civile tramite gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni.