Come se non bastasse Lucifero a infuocare l’estate dei cittadini di Sant’Arpino si sono aggiunte anche le mefistofeliche bollette dell’acqua. Vere e proprie diavolerie numeriche che in qualche caso hanno fatto salire la febbre a 40° ai contribuenti. Ad uno in particolare la Acquedotti Scpa ha inviato una cartella di 2.200 euro (foto in basso). Va precisato che l’importo si riferisce al periodo dal 17 luglio 2019 al gennaio di quest’anno. In ogni caso si tratta di una cifra stratosferica. Praticamente chi ha ricevuto la stangata dovrà rinunciare a due stipendi per pagare il consumo idrico. Come già avvenuto in passato non si tratta dell’unico caso di disagi per i cittadini. Tramite i social più di una persona si sta lamentando in questi giorni per aver ricevuto cartelle di anni addietro già pagate. Insomma le bollette “pazze” mandano ancora una volta al manicomio i cittadini già tartassati da tributi e imposte comunali massimali per il dissesto finanziario del Comune. Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato sindaco di Progetto per Sant’Arpino Iolanda Boerio che ha pubblicato su Fb il suo intervento nell’assise del 30 ottobre 2018, quando l’amministrazione aderì all’Acquedotti, società mista a maggioranza pubblica. “Permangono dubbi e perplessità – si legge nel post dell’aspirante primo cittadino – che già ponemmo nell’allora seduta del consiglio comunale all’attenzione del sindaco e dell’attuale amministrazione. Scelta non condivisa che portò la sottoscritta, per protesta e per rispetto nei confronti dei santarpinesi, ad allontanarsi dalla sala consiliare”. In effetti la Boerio e il suo gruppo sono sempre stati coerenti nella battaglia contro l’affidamento del servizio idrico all’Acquedotti. Mentre monta la protesta per le bollette “pazze” il sindaco Giuseppe Dell’Aversana e l’assessore Loredana Di Monte sembrano vivere su un pianeta sconosciuto anche agli astronomi di fama mondiale. Con toni trionfalistici hanno infatti annunciato l’elargizione dei buoni spesa (60 euro) per l’emergenza Covid. Una misura adottata in tutti i Comuni d’Italia grazie all’utilizzo di finanziamenti statali. Non si capisce quale sarebbe lo sforzo prodotto dal duo Dell’Aversana-Di Monte. In realtà l’amministrazione con la mano destra dà pochi spiccioli ai cittadini, con fondi non comunali, e con la sinistra preleva dalle tasche dei contribuenti centinaia, a volte migliaia di euro per tasse e imposte.
Mario De Michele
LA BOLLETTA DA 2.200 EURO