Le elezioni comunali di Villa Literno sono dietro l’angolo. E la città dell’agro aversano ha un’occasione unica per riprendere il cammino interrotto bruscamente 10 anni fa. In campo è tornato l’ex sindaco e già consigliere regionale Enrico Fabozzi, assolto in Appello dalle accuse di concorso esterno in associazione camorristica. Guiderà la lista “Villa Literno Riparte” con l’obiettivo, come si evince già dal nome del raggruppamento, di riannodare i fili spezzati da una dolorosa vicenda giudiziaria durata un decennio. Fabozzi, che sfiderà il vicesindaco uscente Valerio Di Fraia alla guida dello schieramento “Essere liternesi”, ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera politica e istituzionale. È stato prima consigliere comunale di Villa Literno dal 1983 al 1987 e poi successivamente fino al 1991 ha ricoperto il ruolo di vicesindaco. Poi ha ricoperto la carica di primo cittadino dal 2003 al 2010, fino all’elezione nel parlamentino campano.
Nel novembre 2011, quando era all’apice della sua carriera politica, Fabozzi venne arrestato con accuse pesantissime: avrebbe stretto un patto con il clan per procurarsi sostegno elettorale in cambio di appalti. Il processo di primo grado, che confermò quasi completamente l’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli, si concluse con una condanna a 10 anni. Dopo quasi un decennio di battaglie giudiziarie, lo scorso febbraio Fabozzi è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”. I giudici hanno smontato l’impianto accusatorio demolendo le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia non riscontrate, contraddittorie o addirittura smentite dai fatti. La Procura ha proposto appello contro l’assoluzione ma Fabozzi, che si è sempre professato innocente, affronta con la massima fiducia anche quest’ultimo round di una vicenda giudiziaria che gli ha sottratto 10 anni di vita politica e personale. Ora per lui e per Villa Literno c’è una chance imperdibile per ritornare sul sentiero del rinnovamento della città, offuscata negli ultimi tempi da pessime gestioni amministrative.