“Il bilancio della gestione dei miei settori, nonostante le condizioni date, la pesantezza delle questioni ereditate, un organico via via sempre più ridotto, problematiche complesse e non sempre di facili soluzioni, si presenta caratterizzato da fatti certi e provati e non dalle solite parole”. Si porta dietro un bagaglio di argomentazioni concrete il vicesindaco uscente Caterina Tizzano per chiedere nuovamente agli elettori di darle fiducia alle comunali del 3 e 4 ottobre. Il candidato al consiglio di Progetto per Sant’Arpino elenca i risultati raggiunti nel corso del suo mandato. “La raccolta differenziata in due anni – sottolinea Tizzano – è passata dal 40% al 65 % con un miglioramento di 25 punti percentuali. La tassa rifiuti (Tari) è stata ridotta per i cittadini del 50%. Il costo della Tari è passato con la mia gestione a meno 2 milioni di euro annui, prima costava circa 3 milioni di euro all’anno. I cittadini hanno ottenuto un risparmio di un milione annuo, che ha significato risparmiare circa 5 milioni nei ultimi cinque anni. In rapporto al numero di abitanti e delle utenze, abbiamo uno dei Piani Finanziari Tari approvati dall’AREA più bassi di tutta la provincia di Caserta. Infatti il Piano finanziario Tari 2021 del nostro comune è pari a 1.900.200 euro. Prima si spendevano circa 3 milioni all’anno”.

Caterina Tizzano

Il vicesindaco uscente pone l’accento anche sui progetti messi in campo per il Centro di raccolta comunale. “Prima che mi insediassi nella gestione del settore – spiega Tizzano – per tale Centro furono spesi molte centinaia di migliaia di euro, sprecati, con il risultato di avere un’Isola ecologica senza un minimo di autorizzazione che comportò il conseguente sequestro da parte del Noa di Caserta. Nel corso della mia gestione si è proceduto a sanare le inadempienze, si è partecipato alla manifestazione di interessi avviata dall’EDA di Caserta, ottenuto un finanziamento di 110 mila euro per poter procedere all’adeguamento di legge e mettere a norma l’isola ecologica. Sono state avviate le relative procedure, si è già nella fase del progetto definitivo. Entro il mese di ottobre saranno affidati i lavori e per la fine dell’anno il centro di raccolta comunale verrà riaperto al pubblico. Mi preme sottolineare – aggiunge il candidato di Progetto per Sant’Arpino – che la percentuale di raccolta differenziata per gli anni successivi al 2019, in concomitanza con l’esplodere della pandemia, della chiusura del Centro di raccolta comunale ed anche per inadempienze da parte della ditta e della struttura operativa, tutte prontamente evidenziate alla struttura comunale di competenza, ha subito un calo, mantenendosi comunque su livelli da 15/20 punti superiore a quella  ereditata, che è bene ricordare non superava il 40%. Per il prossimo futuro in applicazione della L. 14/2016 ci sarà una intera riorganizzazione del settore e la gestione del servizio di igiene urbana come quella dell’impiantistica passerà a carico degli EDA”. Tizzano esprime grande soddisfazione anche per l’approvazione del progetto per la nuova rete elettrica del cimitero. “Dopo oltre 40 anni si è provveduto con il sistema del Project Financing ai lavori di rifacimento, messa a norma e sicurezza di tutta la rete elettrica delle lampade votive, prevedendo, oltre a tali indifferibili lavori, anche la sistemazione dei locali d’ingresso del cimitero, un impianto fotovoltaico, un impianto nuovo di diffusione sonora, una bacheca per avvisi all’ingresso del cimitero, cestini portacarte, scale e altri servizi. Il sistema del Project Financing per la prima volta realizzato a Sant’Arpino ha consentito di realizzare il tutto a costo zero, comprese le attrezzature fornite e restando invariato il canone delle lampade votive, che non subirà aumento per l’intera durata del progetto”. Non solo. “Sono stati costruiti 154 loculi – conclude il vicesindaco Tizzano – affidati mediante bando pubblico ai cittadini aventi diritto. Inoltre dopo decenni di assoluta incuria si è proceduto a riqualificare e ristrutturare la Cappella del Purgatorio, riportandola a norma e sicurezza. Opera autofinanziata dai cittadini possessori dei loculi”.

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