PIEDIMONTE MATESE – C’era anche la città di Piedimonte Matese ed era in prima fila con il vicesindaco Costantino Leuci alla manifestazione nazionale della Coldiretti tenutasi a Roma, in Piazza Montecitorio lo scorso 15 marzo in difesa del Made in Italy nel settore agroalimentare. La mobilitazione è nata in questo caso sull’onda della protesta contro la produzione di un formaggio pecorino commercializzato con nomi e immagini che rimandano all’italianità ma prodotto in realtà in Romania, da Lactitalia, un’azienda che vede addirittura la partecipazione azionaria di Simest,

società del Ministero dello Sviluppo economico. Contro quest’uso suicida di denaro pubblico per finanziare produzioni straniere, che per di più sfruttano il marchio del Made in Italy, la Col diretti ha chiamato a raccolta un po’ tutto il Paese. Hanno risposto in tanti: associazioni dei consumatori, più di 2600 comuni, 12 regioni, 26 province, 41 Camere di Commercio e 119 tra Comunità Montane, Consorzi di Tutela e altri enti come Unioncamere, che hanno deliberato in favore della richiesta di ritirare le quote azionarie della Simest da Lactitalia e di difendere davvero le produzioni italiane. L’appuntamento era a Piazza Montecitorio, dove le bandiere gialloverdi della Coldiretti e migliaia di gonfaloni di comuni, province e regioni hanno pacificamente invaso lo spazio “sacro” del potere romano chiedendo a gran voce attenzione e tutela del Made in Italy e dell’intero settore. Una vera e propria maratona oratoria ha visto alternarsi al microfono tantissimi amministratori di tutt’Italia, compreso il vicesindaco di Piedimonte, il prof. Costantino Leuci, che ha portato la testimonianza della folta delegazione organizzata dalla sezione casertana della Coldiretti e di tutto il territorio matesino, richiamando l’attenzione sullo spopolamento delle zone interne come quella dell’Altocasertano, dove solo una diversa politica di sostegno dell’agricoltura, dell’allevamento e della valorizzazione delle specificità può invertire la tendenza delle giovani generazioni ad abbandonare il territorio condannandolo ad un declino irreversibile. Infine, l’intervento del Presidente Coldiretti Sergio Marini che legge la Lettera del Ministro Passera nella quale si annuncia il ritiro delle quota azionarie Simest da Lactitalia, dando finalmente un segnale forte, benché tardivo di impegno al fianco del vero Made in Italy. In questo singolo caso dunque la mobilitazione forte è servita, ma lo stesso Marini ha preannunciato altre occasioni di impegno, necessarie per affrontare i diversi aspetti di una questione come questa della difesa delle produzioni agroalimentari che è strategica per l’economia nazionale. Oggi più che mai.

 

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