“Chi è che paga veramente il ticket in Campania? E perché la Regione, ancora una volta, sceglie di starsene con le mani in mano invece di rimodulare o introdurre idonee misure di compartecipazione alla spesa sanitaria, rispettando così il principio di equivalenza dettato dal Governo?”.
Se lo chiede il deputato di Popolo e Territorio Vincenzo D’Anna, che poi prova a darsi una risposta tirando in ballo le cifre sulla reale compartecipazione alla spesa sanitaria in Campania da parte dei cittadini. “Con l’introduzione del ticket – spiega il parlamentare di centrodestra – nell’ottobre del 2010 sono state fissate quote di spesa su ogni singola ricetta di 10 euro per i non esenti e di 5 per gli esenti affetti da patologie”. Nel caso degli esenti per patologie, prosegue l’onorevole di Pt: “é stato deciso che quanti dichiarano redditi inferiori a 10mila euro annui possono essere del tutto esentati dal pagamento. E’ questo il caso dei codici ‘cosiddetti E05’ “. “Dati alla mano – però, incalza D’Anna – si è scoperto che tra gli esenti per patologie addirittura l’86% presenta il modello Isee dichiarando di guadagnare meno di 10mila euro e rientrando, in tal modo, nella fascia degli esenti totali”. Tradotto in soldoni: “solo una sparuta minoranza paga i 5 euro a ricetta. Un dato assolutamente non in linea con la media nazionale che fa segnare percentuali di esenzioni molto inferiori nelle altre regioni”. “Tutto questo è assurdo – ribadisce ancora il deputato di Popolo e Territorio – perché è chiaro come spesso, e lo dimostrano i recenti fatti di cronaca, non sempre quelle dichiarazioni siano reali e i casi di evasione fiscale, alla fine, si sprechino”. Morale della favola: “a pagare sono sempre e solo gli stessi. Vessati e stangati due volte”. “Mi chiedo – rilancia il parlamentare – e lo chiedo al presidente Caldoro, fin qui inerte per non dire inefficace, che senso abbia esentare dal pagamento del ticket i titolari del ‘codice E05’ consentendo ai soliti evasori di farla franca in danno degli onesti cittadini”. “Ormai la sanità campana continua ad essere affidata a se stessa, sempre più priva di idee e del governo dei problemi. Tanto che anche la semplice decisione sulla rimodulazione del ticket è diventata, di questi tempi, un ostacolo insormontabile. E ancora se non sia il caso di stanare, una volta e per tutte, con una seria ed efficace azione di controllo, tutti quei furbi che dichiarano il falso pur di non pagare il ticket” conclude D’Anna.