Mezzi in pessimo stato di manutenzione, assicurazioni scadute e quasi un milione di cittadini campani ai quali viene negato il diritto alla mobilità. Questa mattina la protesta dei lavoratori del Ctp ha raggiunto palazzo San Giacomo, per richiamare l’attenzione del sindaco della Città Metropolitana sulla crisi dell’azienda. «L’agonia del Ctp – afferma Raffaele Paudice, della segreteria Cgil Napoli e Campania – è la punta dell’iceberg della più generale crisi dei trasporti che investe in particolare Napoli e la sua provincia, ma che, nel caso del Ctp, ha ripercussioni anche nella provincia di Caserta. Ricordiamo che la Ctp raggiunge anche località come Aversa e Mondragone». «È una crisi che – secondo Paudice – oltre che sui lavoratori, impatta sulle parti più deboli della società, come gli studenti, che non possono raggiungere la città di Napoli e gli anziani, che non possono muoversi con i mezzi pubblici. Per cui è urgente che la politica regionale, a partire dalla Città Metropolitana, si occupi di questa crisi e dia una risposta». «Lavoro da vent’anni in questa società. Stiamo attraversando il momento più buio da quando sono entrato in azienda. Sono due mesi – racconta Salvatore Buono, autista – che siamo senza stipendio, la situazione sta diventando insostenibile, prima facevano fatica ad arrivare alla terza settimana, perché gli stipendi sono bassi, provate ad immaginare come si può stare dopo due mesi senza salario. Siamo esasperati, la situazione non è più gestibile, chiediamo un intervento del sindaco Manfredi affinché possa sbloccare le risorse che ci diano la possibilità di percepire lo stipendio».

«I lavoratori del Ctp – sottolinea Carlo Finozzi, della segreteria Filt-Cgil Campania – sono fermi dal 20 dicembre per questioni tecniche, perché gli autobus non sono in condizioni di uscire. Hanno preso la tredicesima per un intervento della proprietà, con gli ultimi soldi che poteva dare all’azienda. L’azienda è senza guida, non riesce a garantire la continuità del servizio e gli emolumenti ai lavoratori. Per cui ci troviamo in una situazione di grossa difficoltà». «Il sindaco della Città Metropolitana, Manfredi – conclude Finozzi – non solo è proprietario dell’azienda, ma è anche il regolatore dei contratti di servizio. Per questo chiediamo al sindaco un intervento per garantire una via d’uscita dalla crisi ed una prospettiva ai lavoratori».

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