Tragedia, ieri mattina, in via Giuseppe Fabio: un incidente domestico è costato la vita al dirigente medico dell’Asl di Salerno, Vincenzo Ronca. Il professionista è caduto dal balcone della sua abitazione (al terzo piano di uno dei condomini che si affacciano lungo la traversa della zona Carmine) dove stava cambiando una lampadina. Improvvisamente ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto facendo un volo di alcuni metri che non gli ha lasciato scampo. In casa c’era la moglie che si è accorta dell’accaduto così come alcuni passanti che hanno visto l’uomo precipitare davanti ai loro occhi ed hanno subito allertato i soccorsi. Purtroppo i sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte del medico 58enne. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Salerno, agli ordini del capitano Paolo Cristinziano, che hanno ricostruito la chiara dinamica dei fatti: il medico, molto noto in quanto anche dirigente di spicco dell’Asl salernitana, è scivolato da un piccolo rialzo dove era salito per cambiare la lampadina. Potrebbe essere stato un capogiro a fargli perdere l’equilibrio e, purtroppo, cadere giù. Oppure un improvviso malore ed è scivolato verso l’esterno del balcone: la caduta, comunque, non gli ha lasciato scampo.
L’impatto gli è stato fatale, come hanno anche raccontato ai carabinieri le persone presenti in quel momento (intorno alle 10 di ieri mattina) in via Giuseppe Fabio. Subito dopo la tragica caduta, la zona è stata transennata sia per effettuare i rilievi di prassi per ricostruire l’incidente domestico, ma anche per evitare che le tante persone venute a conoscenza del fatto si accalcassero davanti al palazzo teatro della tragedia. Sotto choc la moglie della vittima dell’incidente domestico, professionista anche lei molto conosciuta in città (è dirigente alla Provincia): la notizia, sin da subito, ha avuto molta eco nella zona dove Vincenzo Ronca era molto conosciuto e stimato sia per la professione di medico che svolgeva, ma anche per le qualità umane che aveva nel rapportarsi con le persone che incontrava. Un destino beffardo e crudele ha strappato ai suoi cari il dottor Ronca, la cui salma è stata restituita ai familiari, ed ora per tutti saranno i giorni del dolore: non solo per i parenti più stretti, ma anche per i tanti amici, colleghi, pazienti.
Anche tanta gente comune, che conosceva il professionista anche solo di vista, probabilmente ricorderà i tratti gentili della sua persona avendo avuto modo di apprezzare le qualità umane oltre che professionali.
E il dottor Ronca aveva vari interessi, come è intuibile dalla sua pagina Facebook attiva fino a ieri sera quando commentava sulle cover sanremesi, non solo quelli della medicina del lavoro, sua professione, ma il suo occhio era attento anche alle unità di strada per far fronte all’emergenza freddo e prestare soccorso alle persone senza fissa dimora, come alle elezioni presidenziali, ai corsi di formazione professionali, alla pandemia fino alla beneficenza e al volontariato. Per la morte del giovane studente Lorenzo, durante il percorso di alternanza scuola lavoro, aveva postato il messaggio che diceva che in tutte le scuole italiane sarebbe dovuta suonare la campanella a morte. Un uomo buono, marito e padre amorevole ed affettuoso, e stimato da chi aveva avuto il piacere di conoscerlo, anche di incontrarlo una sola volta e che la morte ha strappato alla vita troppo presto.