L’acronimo Cra sta per Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. E’ un Ente nazionale con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale. Ultimamente se n’è parlato per la nomina di Giuseppe Sagliocco, ex consigliere regionale, alla presidenza del Cda.

L’attenzione dei media, ovviamente, si è soffermata sugli aspetti, per così dire, politici della nomina. La presidenza a Sagliocco sarebbe figlia del suo imminente approdo al Nuovo partito socialista. Da qui la decisione del governatore Caldoro di conferirgli l’incarico. Del resto, Sagliocco non è nuovo a cambi di casacca: Dc, Ppi, Fi, Fli (ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualche altra sigla, ma l’elenco è lungo). Più che il balletto delle poltrone – pratica politica squallida e indecente – vorremmo, qui, far notare un altro aspetto, forse più interessante: potrebbe anche andar bene (e non va bene) la nomina di Sagliocco per motivazioni politiche, ma siamo proprio sicuri che è l’uomo giusto al posto giusto?

Torniamo all’acronimo Cra. Abbiamo detto che sta per Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. Bene. Quali titoli possiede Sagliocco per ricoprire un incarico così importante per una regione, come la Campania, che basa molto della sua economia proprio sul comparto agricolo? Da quello che ci risulta nessuno. Ricerca e sperimentazione nell’ambito dell’agricoltura sono attività fondamentali per il futuro dell’economia campana, per cui non è forse avventato affidarle a un presidente di Cda incompetente, nel senso letterale del termine? Qualcuno dirà: ma quando mai nelle nomine politiche si premiano il merito e la professionalità?!

Trattandosi di agricoltura, e in particolare di prodotti agricoli e ittici, allora non ci resta che formulare un sincero augurio a Giuseppe Sagliocco: “Buon appetito”.

cyrano

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