Resta ai domiciliari l’uomo di 38 anni, autista di una vettura a noleggio, accusato di aver usato violenza ad una sua passeggera di ritorno da una festa. Una ragazza minorenne che si ritiene apertamente trans. Una vicenda complessa che si arricchisce di nuovi particolari. Innanzitutto in relazione all’identità sessuale della presunta vittima degli atti violenti subiti contro la sua volontà. La giovane donna, che ha 17 anni, ha infatti da tempo ha intrapreso un percorso rispetto alla sua identità di genere. In sostanza, pur essendo di sesso maschile, ha sempre detto di ritenersi donna. In paese in particolare è nota perché indossa regolarmente abiti da donna. La stessa procura della Repubblica di Benevento ha fatto riferimento alla vittima riferendosi a lei come ad una donna a tutti gli effetti. Ovviamente rispetto alla violenza sessuale di cui si ritiene che l’uomo sia responsabile, l’identità sessuale della vittima non rileva. Il percorso che porta al cambiamento di sesso, fino al cambio anagrafico, tuttavia, richiede parecchio tempo, è tortuoso e sopratutto è consentito portarlo a termine a maggiorenni o comunque con il consenso di chi ha la patria potestà sul minore. Se al momento non rileva la condizione relativa all’identità di genere della vittima, l’aggressore presunto è ai domiciliari, la giovane è stata ascoltata in maniera protetta dagli investigatori con l’ausilio di psicologici e assistenti sociali. Cosa è accaduto nella serata in cui la giovane è salita su una vettura a noleggio con conducente insieme ad una sua amica?
L’intera vicenda si svolge tra Taurasi, Paternopoli e Avellino. Le due ragazze sono invitate ad una festa ad Avellino ed essendo minori, chiamano un’agenzia che noleggia auto con conducente. Si fanno accompagnare in città e al termine della festa fanno ritorno, con lo stesso mezzo, in paese. L’autista che è ora finito nei guai, prima accompagna una delle due giovani a casa, poi – solo con l’altra in auto- invece di accompagnarla direttamente al suo domicilio, prende una strada di campagna, nei pressi di Paternopoli, e – secondo le dichiarazioni rese dalla minorenne – la induce ad un rapporto sessuale violento e sopratutto contro la sua volontà. Ieri davanti al gip del tribunale di Benevento, Gelsomina Palmieri, l’uomo ha raccontato al sua versione nel corso dell’udienza di convalida della misura cautelare. Le misure che erano state richieste dal pm Maria Colucci che ha svolto l’indagine, sono confermate: l’uomo resta ai domiciliari. L’uomo, difeso dagli avvocati Gianmario Sposito e Augusto Guerriero, è apparso molto scosso e provato e si dice tirato in ballo in una vicenda alla quale si ritiene estraneo. Ha detto che le accuse rivoltegli non sono veritiere e ha provato a fare emergere una verità differente. Gli avvocati ritengono di proporre riesame per il loro rappresentato. Si tratta di un imprenditore che con altri soci gestisce una piccola azienda, vive con i genitori, non è coniugato e non ha avuto altri trascorsi prima di questa disavventura in cui è finito. La nottata come raccontata dalla ragazza, che ha sporto denuncia la mattina successiva alla presunta violenza, era stata drammatica. Dopo la festa era stata costretta ai rapporti sessuali, e quando era riuscita finalmente a raggiungere casa sua, per prima cosa aveva chiamato la sua amica a cui aveva raccontato ogni cosa. La mattina, ancora sotto choc, aveva deciso di sporgere denuncia. L’inchiesta che si è sviluppata attraverso anche una serie di riscontri testimoniali, ha portato all’arresto dell’autista della vettura.