La comunità di Casapulla merita chiarezza intorno alle dimissioni da presidente del consiglio di Santina Santorelli. Come gruppo abbiamo atteso 24 ore prima di intervenire nella speranza che le motivazioni che hanno spinto la collega a tale decisione fossero esplicitate nell’ottica di una trasparenza indispensabile per chi è impegnato nella gestione della cosa pubblica. Si badi bene, il problema non è rappresentato dalle dimissioni in sé, che potrebbero essere liquidate come una semplice dialettica interna alla maggioranza che non ci appassiona e non ci ha mai appassionato, ma da due espressioni utilizzate da Santina Santorelli nella sua lettera. La consigliera Santorelli parla di «assenza di sintonia e serenità» senza chiarire però cosa abbia determinato queste condizioni. I due concetti, di per sé pesantissimi, lo sono ancora di più se arrivano da una persona che, come famiglia, è storicamente legata al progetto che oggi sostiene il sindaco Renzo Lillo. Quali sono i fattori che hanno determinato questa «assenza di sintonia e serenità»? Quali ricadute ci possono essere per i casapullesi? Il paese è giusto che sappia cosa stia accadendo nella casa comunale e ci aspettiamo che la collega Santorelli, per la correttezza che l’ha contraddistinta, ce lo spieghi. Come gruppo di opposizione speriamo solo che il successore sappia garantire quella terzietà che pur nelle distanze politiche che ci separano ha dato la Santorelli, interpretando il ruolo in maniera quasi perfetta sul piano istituzionale. Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Casapulla C’è Michele Sarogni, Anna Di Nardo, Margherita Mastroianni e Francesco Trepiccione.