Tutto rinviato. Per Giuseppe Conte la leadership del Movimento 5 stelle resta ancora congelata. Il tribunale civile di Napoli – VII sezione fallimentare, giudice Francesco Paolo Feo – si è riservato di decidere nei prossimi giorni se convalidare la sospensione dell’ex premier dalla guida del Movimento o annullare il provvedimento cautelare. Lunga udienza al tribunale civile di Napoli, iniziata alle 12.30 è conclusa solo alle 14.30. A confrontarsi lungamente gli avvocati di Conte e degli attivisti napoletani che, come un granello di sabbia in un enorme meccanismo, hanno inceppato l’operatività del partito fondato da Beppe Grillo. Presenti in aula l’avvocato Francesco Astone – in difesa dell’M5s e di Conte – e l’avvocato Lorenzo Borrè, legale dei ricorrenti. Astone ha presentato ricorso contro la sospensiva portando in tribunale le mail ricevute dal capo politico pro tempore M5s, Vito Crimi. Ma resterà complesso che una mail possa diventare una fonte giuridica per modificare un regolamento come il meccanismo di voto considerato illegittimo dagli attivisti che hanno presentato ricorso. Tutto si deciderà – prevedono entrambi gli avvocati – entro una settimana, appena prima del voto indetto – 10 e 11 marzo – dal Movimento 5 stelle per modificare nuovamente lo statuto. Ma se la sospensiva di Conte restasse in vigore, così come il congelamento dell’attuale statuto grillino, anche quel voto previsto tra 10 giorni potrebbe essere impugnato e risultare nullo. A quel punto per i grillini l’unica strada, come è avvenuto per la lista presentata al consiglio metropolitano di Napoli, è creare un nuovo simbolo e annullare – di fatto – il Movimento 5 stelle da un punto di vista formale. Un dedalo di strade e contorsioni giuridiche per dire che, ad oggi, Conte non ha alcuna legittimità a guidare il Movimento e i grillini hanno uno statuto non valido. Ma per sapere come finirà questa telenovela bisognerà attendere ancora qualche giorno.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui