Quaranta persone finite in carcere tra le province di Caserta e Napoli per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, in particolare di cocaina. È il bilancio dell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale partenopeo l’emissione di un’ordinanza di carcerazione a carico degli indagati, che è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere. L’inchiesta ha accertato l’esistenza di almeno tre gruppi di pusher che si rifornivano tutti al Parco Verde di Caivano, grande piazza di spaccio del napoletano che ha quasi soppiantato, come canale di approvvigionamento per il resto della regione, quelle del quartiere napoletano di Scampia. Uno degli arrestati risedeva al Parco Vede, mentre gli altri, molti dei quali già noti per reati di droga, nei comuni delle due province dove avveniva lo spaccio. In particolare uno dei gruppi rivendeva al dettaglio, tanto a domicilio che in luoghi prestabiliti, nei comuni casertani di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Cervino e Recale, un secondo in quelli di Marcianise, Capodrise, Portico di Caserta e Macerata Campania e un terzo nei comuni napoletani di Caivano, Cardito e Crispano.
Contromano
Orta di Atella a un bivio: ritorno ai tempi bui delle tangenti o spazzare via gli pseudo-politici del passato
di Mario De Michele
“Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Quando il replicante Roy Batty di Blade Runner ha pronunciato il suo...
News
Cesa, ridotta del 50% la Tari per le case-ufficio: pagheranno a caro prezzo i cittadini del centro. Danni ingenti anche in caso di “sanatoria”
Mentre i cittadini vengono subissati dalle cartelle esattoriali della Sogert per la riscossione del canone idrico l’amministrazione di Cesa ha concluso l’iter per ridurre...












