Una carneficina. Su 117 osservazioni al Puc di Orta di Atella ne è stato accolto soltanto il 6%. Peraltro su aspetti formali più che sostanziali. È quanto ha deliberato la giunta capitanata dal sindaco Vincenzo Gaudino. Oltre che dal primo cittadino il provvedimento è stato sottoscritto dagli assessori Vincenzo Tosti, Marilena Belardo e Pasquale Del Prete. Le controdeduzioni dell’Utc non lasciano scampo a chi sperava di trovare una soluzione ai propri problemi urbanistici tramite il Piano varato in via preliminare dalla commissione straordinaria e redatto dall’Università di Salerno. Chi nutriva sogni di gloria deve mettersi l’anima in pace. Lo stop al cemento arriva in una fase piuttosto turbolenta per la maggioranza. Il sindaco è dimissionario (ha tempo fino al 27 marzo per fare dietrofront) e i Democratici e Riformisti hanno annunciato l’appoggio esterno. Insomma il centrosinistra è in piena crisi. Eppure Gaudino e gli assessori (ne devono essere nominati ancora due) hanno avuto il coraggio di tenere distinti e sperati il piano politico da quello amministrativo. Il Puc non è diventato merce di scambio. E le decisioni tecniche non sono state condizionate da esigenze politiche.
Molti i nomi eccellenti asfaltati. È stata sbattuta la porta in faccia al consigliere di opposizione Tonino Russo. Le osservazioni n. 20 e 26 presentate dalla moglie Maria Martiniello non sono state accolte. Impietosa anche la bocciatura dell’osservazione n. 110 depositata da Francesco De Micco, padre del consigliere comunale di maggioranza (o ex?) Michele De Micco. L’eletto nella lista Democratici e Riformisti è cornuto e mazziato. Il palazzo dove vive non rispetta la distanza cimiteriale. In base al Puc di Brancaccio e company la distanza era di 100 metri. Oggi, con il nuovo strumento, è di 200 metri, come prevede del resto la normativa nazionale. Batosta anche per la famiglia Rockefeller: non sono state accolte le osservazioni di papà Tommaso Dell’Aversana e del figlio Vincenzo (n. 99 e n. 100). Doccia fredda per Natale Orazio, nonno dell’ex consigliere comunale Francesco Ragozzino (n. 47). Una vera e propria scure si è abbattuta sulla nota famiglia Damiano (quelli del centro commerciale Le Fabulae, per capirci). Due delle loro società, la Gicom e la Damiano Immobiliare, hanno presentato le osservazioni n. 55, 114 e 115. Tutte puntualmente stroncate in sede di controdeduzioni. Come leggere l’esito delle osservazioni da un punto di vista politico? Beh, Gaudino ne esce rafforzato seppur in contraddizione con quanto promesso in campagna elettorale. È passata la linea dura a discapito di Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza, componenti più malleabili dei Democratici e Riformisti. Che riflessi avrà questo provvedimento sulla crisi nel centrosinistra? Difficile dirlo. Ma ormai ci siamo. Lo sapremo al massimo entro il 27 marzo.
Mario De Michele
(continua…)