Torna in ospedale l’ex premier Ciriaco De Mita. Dopo la frattura del femore nello scorso febbraio, il leader di Nusco è stato ricoverato ieri all’ospedale Moscati di Avellino per problemi neurologici. Alcune avvisaglie in mattinata hanno fatto scattare l’allerta, con il trasferimento nel nosocomio del capoluogo irpino. Gli approfondimenti diagnostici sono ancora in corso. Con un post su Facebook, la figlia Antonia aveva lanciato l’allarme, parlando di «condizioni gravi» del padre. I primi esami a cui è stato sottoposto l’attuale sindaco di Nusco, comunque, pare facciano scongiurare situazioni preoccupanti. Ma la paura resta, considerando l’età del paziente, 94 anni. Oggi si proseguirà con gli esami, potrebbe essersi trattato di un leggero “Tia”. Se tutto dovesse filare liscio, De Mita sarà trasferito in una casa di cura privata per proseguire la riabilitazione, già avviata a domicilio in seguito all’intervento chirurgico eseguito per ridurre la frattura al femore, conseguenza della caduta dalle scale nella sua abitazione di Nusco. Incidente avvenuto, come detto, a febbraio. Ieri, in una prima fase, non erano mancati timori per lo stato di salute dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri: ha alternato momenti di lucidità con stati di ridotta vigilanza e di disorientamento. Poi, nel corso della giornata, la condizione è andata via via migliorando. Tanto che per oggi, salvo situazioni diverse che potrebbero presentarsi, resta confermato il ricovero nella struttura sanitaria privata della provincia di Avellino per riprendere il percorso riabilitativo.
De Mita, che lo scorso 2 febbraio ha festeggiato il 94esimo compleanno, stava lentamente recuperando dall’infortunio domestico. Una caduta accidentale, il 19 febbraio, quindi l’operazione al femore – perfettamente riuscita – e le dimissioni il 25 febbraio scorso, grazie a un decorso senza intoppi. Ieri, però, il ritorno nel nosocomio del capoluogo irpino e la paura per una condizione che in una prima fase aveva preoccupato non pocoi familiari. A seguire costantemente l’ex premier l’intera equipe dell’unità operativa di Neurologia dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Al suo fianco anche il medico personale, il cardiologo Pino Rosato, ex manager della stessa azienda.