Francesco Dinacci è stato confermato coordinatore metropolitano di Articolo uno Napoli. L’elezione è avvenuta ieri in occasione del congresso metropolitano di Articolo uno Napoli «Un mondo nuovo, una sinistra grande», alla Domus ars, nel centro storico cittadino. Numerosi gli ospiti intervenuti: dopo i saluti istituzionali del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sono intervenuti Gilda Sportiello per il M5s e il segretario del Pd napoletano Marco Sarracino «per rilanciare l’intesa Pd-M5s-Articolo uno da cui è nato il patto per Napoli», si legge in una nota di Articolo uno Napoli. Presenti le forze sindacali Cgil, Cisl e Uil, le rappresentanze di altre forze politiche della sinistra e di soggettività associative. Oltre alla conferma di Dinacci, all’unanimità sono stati eletti i delegati al congresso regionale e rinnovati gli organismi dirigenti locali. Un operaio Whirpool di Articolo uno, Massimiliano Quintavalle, guiderà simbolicamente la delegazione napoletana all’assemblea nazionale del 23 e 24 aprile a Roma. «C’è un’inedita questione sociale nel Paese – dichiara Dinacci – dopo la pandemia, e con lo spettro della recessione alle porte, servono politiche anti-inflazione, un nuovo patto sociale a tutela dei redditi, e la centralità del tema dei salari diminuiti drammaticamente negli ultimi trenta anni soprattutto a danno dei più giovani. Nella città metropolitana di Napoli, dove la misura del reddito di cittadinanza ha assunto un valore essenziale per molte famiglie e cittadini, sono aumentate le diseguaglianze, le povertà e le marginalità sociali, mentre si fa sempre più estesa e preoccupante la presenza della criminalità organizzata con intrecci pesanti nei settori economici e produttivi. L’investimento strategico è in un nuovo Mezzogiorno che colga l’opportunità storica del Pnrr per adeguarsi alle nuove sfide globali. Con Gaetano Manfredi si sta costruendo una nuova pagina di sviluppo e crescita per Napoli. Articolo uno rilancia da Napoli la sfida per rilanciare il campo progressista e costruire una nuova forza politica unitaria della sinistra ecosocialista», conclude Dinacci.

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