Città sporca, trasporti al palo, cantieri a macchia d’olio, rete per l’accoglienza turistica all’anno zero. Il primo bilancio della nuova amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Manfredi è in chiaro-scuro. A sette mesi dal voto sono ancora tanti i dossier aperti sulla scrivania del primo cittadino, che proprio due giorni fa ha ricordato: «Abbiamo due punti su cui dobbiamo fare molto in futuro, decoro urbano e trasporti». I riflettori sulle due spine principali dell’amministrazione sono stati accesi dalle forze politiche che compongono la maggioranza dell’ex rettore e puntano il mirino sulle deleghe ricoperte da Edoardo Cosenza (Trasporti, Mobilità e Infrastrutture) e Paolo Mancuso (Ambiente). Mancano i treni della linea 1, che procedono a singhiozzo con limitazioni temporanee ma troppo frequenti della tratta; attese lunghissime alle fermate dei bus; funicolari con personale ridotto; scale mobili quasi sempre fuori uso. Per avere il «cambio di rotta» chiesto dalla maggioranza bisognerà ancora aspettare. Il primo dei nuovi treni sarà operativo entro l’estate, altri otto sono già nel deposito di Piscinola in attesa del collaudo. In totale i treni acquistati sono 20, ma per vederli tutti a pieno regime ci vorranno anni. C’è il capitolo funicolari. Con l’apertura di Mergellina (che tra l’altro resterà chiusa a luglio e agosto), il numero degli addetti sulle altre funicolari si è ridotto all’osso. Pochi giorni fa a Montesanto la funicolare ha effettuato soltanto corse dirette. Quella di Chiaia chiuderà per i lavori ventennali a fine settembre. Al momento le tre gare per bandire le opere sono andate tutte e deserte: il rischio è che si chiuda l’impianto ma senza poter iniziare i lavori.

La città è sporca ed è sotto gli occhi di tutti. I cumuli di spazzatura continuano ad ammassarsi dentro, fuori e intorno ai cassonetti. La sterzata tanto attesa in Asìa non ha ancora prodotto i risultati sperati. L’azienda ha sofferto le difficoltà economiche del socio unico. Basti pensare alle posizioni debitorie accumulate dal Comune nei confronti di Asìa, criticità che ha limitato la possibilità di investimenti della società a causa della mancanza di liquidità. Al netto degli aggravi notevoli di esborso per i costi delle esposizioni bancarie. Mancano all’appello 550 operatori tra quiescenze, decessi e licenziamenti. Il 70% del personale ha più di 60 anni (buona parte delle altre unità è over 65), con ovvie ripercussioni sul servizio. Il parco automezzi è fatiscente e lo spazzamento era e resta insufficiente a causa della mancanza di lavoratori. Non aiutano i cittadini che spesse volte non osservano norme e orari di sversamento dei rifiuti, ma la mancanza di ispettori ambientali rende gioco facile ai furbetti. A quelli istituzionali delle metropolitane, si affiancano gli altri per il rifacimento delle strade. In particolare in questo periodo le vie interessate dal Giro d’Italia: via Diocleziano, via Leonardi Cattolica, viale Kennedy, via Formisano. Ci sono poi i cantieri di via Imbriani, salita San Raffaele e via Montecassino aperti dal 19 aprile al 18 maggio a causa della sostituzione di un tronco di linea elettrica; via Ruoppolo, via Giotto, via Tarantino, via Tino da Camaino, stesso periodo, sempre lavori di rete elettrica. E ancora via Caracciolo, tratto compresso tra piazza Sannazaro e piazza Vittoria: dal 19 aprile al 12 maggio. Sul fronte turismo manca una rete di accoglienza. Il primo passo è stato fatto con l’istituzione dei 4 infopoint in luoghi strategici della città, ma non basta. Spesso i turisti si ritrovano a fare i conti con macchinette rotte per i ticket dei mezzi, metropolitane e funicolari a mezzo servizio e mancano punti informativi in giro per la città. Tra le nubi si intravede di tanto in tanto qualche sprazzo di luce. Ieri gli operatori di Napoli servizi erano all’opera per il diserbamento delle aiuole della Villa Comunale.

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