«La reputazione che ha l’Italia nel mondo viene da come gestiamo i nostri territori. Ed il sindaco resta sempre il punto di riferimento». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando a Portici a un convegno sul welfare. Di Maio ha rimarcato nel corso del suo intervento il ruolo che hanno le comunità locali nell’accoglienza dei profughi. «Noi siamo orgogliosi di come le comunità locali hanno reagito nell’accoglienza», ha aggiunto. «Stiamo lavorando per raggiungere la pace prima possibile. In diplomazia ci sono due strade: quello di parlare ogni giorno e poi quello del lavoro silenzioso». ha continuato Di Maio. Per il ministro non bisogna mai dimenticare «che c’è un invaso ed un invasore». Parlando poi del suo viaggio in India, che si è concluso ieri, ha aggiunto che si tratta di «un Paese dal quale importeremo di più le materie prime». Sulla questione energetica Di Maio ha aggiunto che l’unione europea «deve essere coraggiosa. Sono giorni molto critici per l’Ue, giorni in cui dobbiamo prendere decisioni sul tetto massimo del prezzo del gas. Dobbiamo anche prendere decisioni sul pacchetto delle sanzioni. L’Italia non pone veti, continua a lavorare affinché con strumenti pacifici si possa colpire Putin per portarlo al tavolo. L’Unione europea sia coraggiosa e permetta alle nostre famiglie di non spendere i loro introiti in bollette energetiche o per far fronte all’aumento dei beni di prima necessità», è stato l’appello del ministro degli Esteri. «Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace. Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra», ha concluso il titolare della Farnesina.