«L’unico modo per realizzare un sogno è svegliarsi, aprire gli occhi. Il progetto di Salvatore Graziano è perfetto perché aiuta a svegliarsi, dobbiamo puntare sul turismo sostenibile e inclusivo che sia capace di generare business. Girando il mondo vediamo che intorno al turismo girano miliardi, ma certe bellezze le abbiamo solo noi. Non a caso abbiamo organizzato il congresso mondiale sul turismo a Sorrento in programma a fine giugno. Inoltre l’Eurovision e il Giro d’Italia sono un chiaro esempio di come attraverso un evento musicale e sportivo di respiro internazionale si può fare anche promozione del territorio». Queste le parole del ministro del turismo Massimo Garavaglia in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il Vesuvio in scena – Mostra d’arte, storia e gusto”, realizzata al Palazzo della Borsa, con il patrocinio della città metropolitana di Napoli, della camera di commercio di Napoli e dell’Ente parco nazionale del Vesuvio. Dunque, turismo, cultura e riscoperta delle tradizioni come energie propulsive di un ecosistema che punta allo sviluppo socio-economico del territorio. E proprio sotto questa luce è nata oggi la partnership tra l’impresa sociale “Vesuvius cultural tourism” e il Maximall Pompeii (Gruppo Irgenre). Una partnership quasi naturale, vista la vocazione di queste due realtà alla promozione e alla valorizzazione degli attrattori culturali delle città vesuviane. «Le bellezze del nostro territorio hanno bisogno di essere valorizzate nelle loro reali potenzialità non ancora propriamente riconosciute a partire dai cittadini stessi per poi estenderle in tutto il mondo», spiega Salvatore Graziano, in relazione al progetto Vesuvio in scena. «Le vetrine del Salone delle grida espongono un’offerta di esperienza sensoriale, otto vetrine che rappresentano un tour completo. Se con la motivazione si vincono le guerre- conclude Graziano- noi se siamo motivati abbiamo già vinto». La conferenza stampa è stata inoltre l’occasione per annunciare l’installazione di un infopoint dell’associazione Vesuvius cultural turism, all’interno del Maximall Pompeii, il costruendo hub turistico più grande del Sud Italia.
Un campo d’azione che si lega in modo spontaneo al Dna del Maximall Pompeii, progettato come ecosistema all’interno del quale troveranno terreno fertile le energie che puntano alla crescita del territorio, proprio attraverso il turismo e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Il Maximall Pompeii sarà infatti una vera e propria city ecosostenibile, capace di coniugare uno shopping di qualità alla scoperta delle meraviglie della nostra terra. Un hub che valorizzerà un turismo sostenibile sotto il profilo paesaggistico, enogastronomico e culturale. Paolo Negri ceo gruppo Irgenre, del costruendo progetto Maximall Pompeii l’hub turistico più grande del Sud Italia «Abbiamo accolto sin da subito l’idea di questa partnership perché condividiamo i valori fondanti di Vesuvius cultural tourism. Del resto Maximall Pompeii sarà un luogo dove cultura e imprenditoria, arte e creatività, regaleranno a milioni di visitatori ogni anno esperienze uniche, dando vita a quella che noi definiamo una shopping experience letteralmente cucita sulle esigenze degli ospiti, sia che si tratti di turisti, sia che ci si riferisca alle famiglie. Questo e hub turistico e commerciale avrà anche moltissimi servizi a valore aggiunto: dall’area business e co-working, agli infopoint turistici, ai servizi taxi e tax refund». Quanto alla mostra, aperta sino al 30 maggio, raggruppa in una galleria d’arte gli attrattori del territorio vesuviano e della città di Napoli, del patrimonio archeologico e museale, dell’arte sacra e dell’artigianato, dell’eccellenza e dell’innovazione, dei ricercatori e dei docenti universitari. Tra gli espositori il parco archeologico di Pompei, il parco archeologico di Ercolano, il Mann, Il museo Diocesano di Nola, il Musa, l’Istituto di istruzione Superiore F. Degni, la fondazione Ente ville vesuviane, la fondazione Festa dei gigli, l’associazione Botteghe di San Gregorio Armeno e la Guida Editori. «Il turismo e cultura 4.0 è la linea programmatica città metropolitana – sostiene Raffaele Chianese, capo gabinetto città metropolitana, che si inserisce in un ambito strategico Smart City e che rappresenta un binomio di sviluppo e crescita occupazionale che segue due driver principali: digitalizzazione e servizi intesi come trasporto pubblico e la logistica al fine di migliorare l’offerta e anche l’esperienza del visitatore». «Cultura e bellezza ci appartengono. Per valorizzarli c’è bisogno di concretezza per poterli portare avanti», sostiene Bruna Fiola Presidente della VI commissione – istruzione e cultura, ricerca scientifica e politiche sociali della Regione Campania. «Il progetto di “Vesuvius cultural tourism” prevede, a regime, anche l’assunzione di giovani che hanno vissuto o vivono situazioni di disagio sociale»,conclude Fiola. Oltre al ministro Garavaglia, hanno preso parte alla conferenza, moderata dal giornalista Salvatore Del Giudice, la dirigente dell’ufficio antimafia della prefettura di Napoli, Lucia Trezza, lo chef stellato Domenico Iavarone, i rappresentanti degli enti espositori e degli operatori del settore, mentre i saluti iniziali sono stati affidati al Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.