Ho riflettuto molto, dopo il consiglio comunale concitato dell’altra sera (leggi l’articolo). Innanzitutto, voglio ringraziare i tantissimi cittadini ortesi che mi hanno espresso solidarietà per l’increscioso accaduto in forma privata e pubblica. Gli amici e le amiche di sempre. Fare il consigliere comunale, ti permette di essere circondata dall’affetto e dal calore dello straordinario popolo ortese , per me è un grande onore rappresentarli nel civico consesso. Ringrazio gli amici consiglieri comunali di minoranza , l’onorevole Russo, il Senatore Di Micco ed il Sindaco Gaudino che a fine lavori consiliari, ha espresso la sua vicinanza. Ho letto le scuse pubbliche che il Vice Sindaco Tosti mi ha rivolto e chiarisco quanto segue. Ci tengo a precisare, che il mio intervento in consiglio comunale è stato incentrato sul bilancio previsionale, che era all’ultimo punto dell’ordine del giorno così come formulato dal Presidente del Consiglio comunale, una scelta la mia perché discutere del documento contabile ti permette di sciorinare tanti argomenti diversi tra loro ma di interesse pubblico. Così come le “provocazione spicciole”, così etichettate dal Vice Sindaco Tosti, altro non sono che dichiarazioni espresse con convinzioni e in libertà da un consigliere comunale, che espleta il suo ruolo per cui è stato eletto. Si possono condividere o meno ma non consento a nessuno di delegittimare le mie idee e la mia attività politica. Dico ciò , solo per spirito di chiarezza e correttezza d’informazione, rispondendo al tentativo alquanto maldestro, di una ricostruzione dei fatti che mirano ad esautorare la mia personalità e lo spirito di squadra che contraddistingue l’intera attività consiliare di minoranza. Ritornando alle scuse che Vincenzo Tosti mi ha espresso pubblicamente, le accetto perché chi come me crede nella religione cristiana, sa che l’essere umano è fallibile ed il perdono libera l’anima. La mia famiglia, mi ha insegnato ad aver rispetto e ad essere umile, stigmatizzando sempre ogni forma di sopraffazione. Stamani ascoltavo la canzone della grande Bertè, “non sono una signora”, un inno alla forza, al carattere ed al coraggio che ci ricorda che la vita è un continuo planare e che non bisogna mai prendersi troppo sul serio. E a qualsiasi forme stereotipate risponderò sempre con il sorriso, quello di sempre e che conservo come un tesoro inestimabile.

Giovanna Migliore

(Consigliere di opposizione Orta di Atella)

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