La sfida è quella di rendere l’amministrazione comunale più smart e vicina ai giovani ma anche di aiutare i cittadini, soprattutto i più anziani, meno abituati all’uso delle tecnologie digitali. È questo il ruolo che avranno i facilitatori digitali, giovani ragazzi che saranno a disposizione di Palazzo San Giacomo grazie al progetto del servizio civile digitale. Si tratta di un bando del ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, inserito nel piano nazionale di ripresa e resilienza, a cui ha aderito il Comune di Napoli. A Palazzo San Giacomo arriveranno quindici ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni da impiegare per dodici mesi con un assegno mensile di 444,30 euro. E non è finita, perchè altri quindici ragazzi potranno partecipare al progetto, sempre a Napoli, grazie alla Callysto Aps, ente accreditato all’albo del servizio civile dal 2008. Un totale di trenta giovani (a livello nazionale ci sono 2.160 posti per il servizio civile digitale), quindi, avranno l’opportunità di fare esperienza e aiutare chi è meno abituato all’uso del digitale. Sono due i progetti su cui l’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi dividerà i volontari selezionati: undici volontari per digital assist ed altri quattro per cittadini digitali. È quest’ultimo, probabilmente, il progetto più innovativo e interessante. I volontari selezionati avranno come obiettivo quello di assistere adulti in condizioni di difficoltà ad orientarsi e connettersi in modo sicuro verso una realtà sempre più digitale. Insomma, i quattro giovani che lavoreranno a questo progetto potranno aiutare gli anziani, ma in generale le persone meno abituate all’utilizzo dei servizi digitali, a risolvere i problemi nell’uso di pc e smartphone, che questi siano legati a piattaforme digitali del Comune o meno. Come creare un’identità digitale, gestire la posta elettronica, prenotare una visita medica o effettuare l’iscrizione ad un corso online: questi alcuni esempi dei compiti di cui si faranno carico i facilitatori digitali. Gli altri undici volontari che lavoreranno direttamente con il Comune di Napoli, invece, parteciperanno al piano Digital assist.
I giovani affiancheranno i dipendenti comunali, spesso in su con l’età, per rendere più smart il lavoro. Ma soprattutto avranno anche l’opportunità di imparare dall’esperienza dei lavoratori comunali. I ragazzi dovrebbero essere assegnati in particolare all’assessorato ai giovani retto da Chiara Marciani, dal servizio ufficio stampa del consiglio comunale e al servizi comunicazione e portale web dell’ufficio di Gabinetto di Palazzo San Giacomo. Insomma, le competenze digitali dei giovani ragazzi dovrebbero essere utilizzare soprattutto per la comunicazione, così da raggiungere platee che con gli strumenti tradizionali non si riuscirebbero ad intercettare. Per Palazzo San Giacomo si tratta di una buona opportunità per svecchiare gli uffici comunali, in attesa del concorso il cui bando sarà pubblicato oggi. A proposito del concorsone, l’assessore ai Giovani e al Lavoro Chiara Marciani dice: «È una opportunità importante per tanti giovani della nostra città per trovare una occupazione, ma è anche una importante opportunità per la nostra città di veder migliorare i servizi per tutti i cittadini e le cittadine». Ma anche per quanto riguarda i facilitatori digitale la Marciani è soddisfatta: «Aderendo a questo bando l’amministrazione ha voluto dare un’opportunità ai ragazzi e alle ragazze della nostra città e allo stesso tempo contribuire a superare l’attuale gap sulle competenze digitali come previsto dal Pnrr. Partecipare ai progetti del servizio civile digitale – aggiunge Marciani – consentirà ai giovani di avere accesso ad un percorso di formazione che darà anche a loro l’opportunità di migliorare le proprie competenze digitali e aiutare i cittadini napoletani ad essere più autonomi rispetto all’uso di internet e dei servizi digitali pubblici e privati», dice ancora soddisfatta l’assessore». In effetti l’opportunità di acquisire competenze è buona. Nel bando del ministero per la transizione digitale, infatti, viene specificato che per i volontari che partecipano ai progetti, oltre alla consueta formazione generale del servizio civile, è previsto un percorso di formazione specifica a cura del dipartimento per la trasformazione digitale, coadiuvato dal dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. «La formazione sui temi del digitale e il servizio di facilitazione digitale consentiranno agli operatori volontari di sviluppare la professionalità di facilitatore digitale e maturare specifiche competenze che saranno oggetto anche di un percorso di certificazione», assicurano dal ministero. Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line all’indirizzo domandaonline.serviziocivile.it Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 30 settembre 2022.