Candidata alla Camera in Campania, è stata esclusa dalle liste elettorali del Movimento 5 stelle per alcuni suoi post di sostegno, anni prima, a Forza Italia e, in particolare, a Silvio Berlusconi. “Silvio, io ti amo amore mio vinceremo…”, si legge ad esempio in uno datato marzo 2018. Ora l’avvocato Claudia Majolo ha deciso di “rompere il silenzio” per “prendere le distanze” da quelle affermazioni: “ero una ragazza – dice – ora sono una donna e ribadisco il mio appoggio incondizionato a Conte”. Majolo ammette che la sua candidatura è saltata per le sue “affermazioni e prese di posizione, esposte sul mio profilo privato di un social network”, ma – precisa adesso – “quelle affermazioni sono state fatte da una giovane ragazza. Oggi sono una donna, un avvocato, con una carriera avviata, un percorso culturale e professionale che mi hanno portata lontana da ciò che ero prima. In aggiunta in questi ultimi anni il Movimento è cambiato completamente, in particolare con l’arrivo del Presidente Conte. Ad oggi, dopo anni di studio e di passione e avvicinamento alla politica, posso dire di essere lontanissima da quelle affermazioni”. Claudia Majolo – che precisa di non aver mai militato in Forza Italia, nè di averne condiviso i valori – ritiene che “si debba fare censura con il proprio passato per evitare ambiguità e situazioni poco chiare. Prendo fermamente le distanze dalle mie precedenti affermazioni su Berlusconi, per ribadire con forza il mio appoggio incondizionato al Presidente Giuseppe Conte, la mia prima scelta perché è l’avvocato del popolo. Tengo però ad evidenziare che l’accaduto non autorizza nessuno ad attaccare la mia persona, le persone che mi sono vicine e la mia famiglia. Ho ricevuto commenti sessisti e misogini di ogni tipo, offese pesanti che si stanno ripercuotendo non solo su di me, ma su chi mi sta intorno, che nulla c’entra con tutto questo. La dialettica politica è una cosa, la sfera personale e le offese pesanti ad una donna non c’entrano niente con la politica. Chiedo, pertanto, che si ponga fine a questa campagna di fango e di odio nei miei confronti”.