Le previsioni per il prossimo autunno sono allarmanti. Dal mese di settembre a quello di novembre ci sarà un serio rischio di eventi estremi secondo gli esperti. Dopo il caldo torrido dell’estate si rischia di pagare un prezzo molto alto con fenomeni temporaleschi violenti e trombe d’aria su tutto il Paese. Ma cosa accadrà con precisione? Il caldo intenso dei mesi di giugno e luglio, che ha fatto registrare temperature da record, ha influenzato anche la temperatura dei mari, con valori che si sono portati facilmente intorno ai 28/30°C su buona parte dei bacini. Si tratta di un’anomalia di circa 4/5°C oltre le medie di riferimento. Tutto ciò si traduce, di fatto, in una maggior energia potenziale in gioco, la stessa energia che dà origine agli eventi estremi a cui hanno accennato gli esperti. Da qui il rischio dello sviluppo di Medicane (o TLC), ossia una sorta di “uragani del Mediterraneo”, che si formano quando una bassa pressione viene alimentata dalle acque calde del Mediterraneo e sviluppa caratteristiche da tempesta tropicale. I Medicane possono portare anche a venti di forte intensità che possono toccare anche raffiche di 120 km/h. Secondo le proiezioni di AccuWeather andrà prestata massima attenzione alle regioni del Centro-Nord per l’alta probabilità di eventi alluvionali. Il rischio è che possano verificarsi appunto alluvioni, smottamenti, frane e temporali che possono essere dannosi anche per la popolazione. In tal senso l’allerta massima ci sarà nei mesi di ottobre e novembre quando i fenomeni piovosi si fanno solitamente più intensi.