Un’iniziativa originale destinata a restare negli annali della storia della tutela della salute mentale. Partirà dal Real sito di Carditello domenica 2, Esso, cavallo della razza Persano, per il suo viaggio attraverso l’Italia per promuovere le tematiche della salute mentale in particolare delle persone in età evolutiva. La Emme Due di Sessa Aurunca, che si occupa di riabilitazione psichiatrica, ospiterà la seconda tappa di Esso con il fantino Sam Auld, arrivato appositamente dall’Australia. Percorreranno in solitaria 1.180 km verso la Statua di Marco Cavallo a Trieste, simbolo della Legge Basaglia (la 180 del 13 maggio 1978) che aboliva i manicomi in Italia. L’obiettivo del viaggio è di riscoprire l’attualità del pensiero basagliano, attuarlo davvero in tutti i territori, strutturando a pieno quel complesso di attività di supporto sociali, complementari al trattamento farmacologico e psicologico. Il progetto è realizzato dall’associazione no profit Ecos, in collaborazione con la Fondazione Real Sito di Carditello e Rai per la Sostenibilità con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. Madrina dell’iniziativa è la principessa Philippa Torlonia. Esso arriverà presso la struttura Emme Due di Sessa Aurunca nel pomeriggio di lunedì 3 ottobre, accompagnato dal suo cowboy Sam. Gli ospiti e tutto il personale li accoglieranno con striscioni e manifestazioni di festa. Tutti riceveranno una bandiera di colore blu, simbolo della salute mentale, che esibiranno durante la partenza. Alcuni ospiti saranno chiamati a testimoniare la propria esperienza rispetto al tema della salute mentale. Inoltre verrà donata ad Esso una sacca contenente tutti i desideri degli ospiti che arriverà fino a Trieste, città simbolo della chiusura dei manicomi. Esso si rimetterà in cammino nella mattinata del 4 ottobre. “Per tanti anni – sottolinea giustamente Angela Corvino, tecnico della riabilitazione psichiatrica e coordinatrice delle attività di riabilitazione della Emme Due – il disagio psichico è rimasto confinato tra le mura degli ospedali psichiatrici cui il trattamento elettivo risultava essere quello farmacologico. La legge 180 segna una linea di confine tra la chiusura dei manicomi e l’apertura ad una nuova strada per il trattamento dei disturbi mentali. Oggi il trattamento integrato (farmacoterapia, psicoterapia e riabilitazione psichiatrica) si configura come il mezzo attraverso la quale affrontare e supportare il disagio psichico. Accogliere Esso per noi significa accogliere e essere testimoni di un processo di apertura alla salute mentale. Noi – conclude la dottoressa Angela Corvino – come operatori della salute mentale lavoriamo per favorire il reintegro dei noi utenti nel tessuto sociale e combattendo con quanto ancora poco si sa di questo tema così importante”. E in effetti la Emme Due rappresenta un fiore all’occhiello nazionale nel trattamento dei disturbi mentali. Una struttura che, grazie all’organizzazione, alla professionalità e alla competenza, si è ritagliata uno spazio di primo piano nel panorama sanitario italiano. Esso e Sam attraverseranno l’Italia in 50 tappe ospiti ogni sera dalle varie comunità terapeutiche riabilitative e socio educative sparse su tutto il territorio. Incontreranno direttamente le persone con disagio psichico e disagio psicosociale, cercando di dialogare con loro e veicolando i messaggi di speranza e di sofferenza quotidiani. Si potrà seguire quotidianamente il viaggio di Esso e Sam sul sito web di progetto www.ilviaggiodelpersano.it dove è possibile effettuare una donazione e diventare “amici” del persano con menzione speciale sul sito. Esso chiederà a ciascuno degli “amici” di impegnarsi concretamente a favore delle persone con problemi di salute mentale, dedicando un’ora di volontariato, una disponibilità alla relazione o un sorriso, promuovendo un clima di inclusione. I referenti della Emme Due di questo lodevole progetto sono Massimiliano Cresci, le dottoresse Elisabetta Rullo, Tamara Bonacci, Maria Di Meo, il dottor Mario Capasso e naturalmente la dottoressa Angela Corvino. Un’iniziativa simbolica ma al tempo stesso molto utile per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto alle problematiche legate al disagio mentale. E come sempre, anche in quest’occasione la Emme Due ha fatto la sua parte. Bene così.