Che bello. Vedere tanti giovani animati da una passione civica scevra da ogni tipo di ritorno in termini personali fa venire voglia di dire ai “vecchi”: “Togliete il disturbo, avete fallito, per il bene del territorio statevene a casa”. Tra le nuove leve uno dei più promettenti di Sant’Arpino è Marco De Rosa, candidato al Forum dei giovani. Un ragazzo compente, colto e soprattutto pulito. Di una pulizia più unica che rara. “Ho deciso di mettermi in gioco – dichiara – perché amo le giornate di democrazia, per continuare ad alimentare quella passione che da anni brilla dentro di me. La prima vittoria sarà avvicinare tanti giovani a questo evento che mancava da troppi anni sul territorio, ma il vero successo dovrà essere quello di rendere partecipi attivamente ragazzi che spesso non trovano nessun tramite per divulgare le proprie considerazioni e aspirazioni”. Che dire? Marco De Rosa ha racchiuso in poche frasi un concetto sacrosanto: “La partecipazione dei giovani alla vita pubblica”. Un concetto espresso con quell’entusiasmo giovanile che i “vecchi” hanno riposto da anni nel cassetto dei ricordi lontani. De Rosa è un esempio da un lato per chi ha smesso di contribuire a cambiare le sorti di Sant’Arpino, dall’altro per i politici locali nei quali si è spento il fuoco della passione, della dedizione, dell’impegno per cambiare le cose.
“Se la mia osservazione verso la politica nazionale – osserva giustamente De Rosa – è quella di affidarsi maggiormente agli amministratori locali poiché sono coloro che conoscono realmente i problemi dei territori, consiglio vivamente agli amministratori del mio paese di dare più spazio ai tanti ragazzi, non semplicemente con una giornata democratica ma creando un filo conduttore continuo e costruttivo con giovani leve. Per dare vita ad un cambiamento è giusto confrontarsi con le nuove generazioni, ascoltare, mediare per diffondere idee e pensieri comuni da concretizzare”. Una disamina lucida e matura della realtà. Un’analisi politica e antropologica impeccabile. Spazio ai giovani. Quelli come Marco De Rosa possono dare un contributo fondamentale alla rinascita del territorio. E la sua voglia di fare deve essere premiata. “Il mio desiderio, da sempre, è quello di dare vita ad un gruppo di giovani con varie idee ma con l’obiettivo comune e concreto di evolversi, capace di essere punto di forza Sant’Arpino e collante tra l’amministrazione e i tanti giovani del territorio. Un gruppo – conclude De Rosa – capace di far sentire la propria voce, all’occorrenza di alzare la voce, capace di avere una propria identità senza sfaldarsi per forza maggior o volere altrui, di essere unito e leale anche per eventuali prossime giornate di democrazia. Buon voto a tutti”. Come si fa a non apprezzare un ragazzo impregnato di valori morali? Come si va a non votarlo per farlo entrare nel Forum giovanile di Sant’Arpino? Come si fa, qualora fosse eletto, a non affidarli la presidenza dell’organismo? Nel tempo della disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni non è facile imbattersi in un giovane come Marco De Rosa. Va premiato. Va sostenuto. Se lo merita.
Mario De Michele