di Mario De Michele

“Facciamo tutti parte di una grande famiglia che ha come bussola la pubblica amministrazione con la consapevolezza e l’orgoglio del proprio compito e delle proprie specificità e che a guardare alla complessità e ai vincoli imposti dal contesto in cui opera”. È racchiuso tutto nell’incipit dell’intervento di Carlo Marino all’assemblea regionale di Anci Campania e Anci Giovani, ospitata il 10 novembre nella suggestiva cornice del Belvedere di San Leucio. Il sindaco di Caserta e presidente dell’Anci ha messo in piedi un’iniziativa mai vista prima. Ricco e di grande spessore il parterre dei relatori dei quattro dibattiti su Transizione digitale, Comunità energetiche, Pnrr e Turismo. Tra gli altri sono intervenuti il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, gli assessori regionali all’Agricoltura e alle Politiche giovanili Nicola Caputo e Lucia Fortini, Luca Baroncini e Stefano Lombardi, rispettivamente coordinatore nazionale e regionale di Anci Giovani. In videoconferenza il saluto di Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci. Il successo della manifestazione è la consacrazione politica e amministrativa di Marino. Negli ultimi anni il primo cittadino di Caserta ha fatto un gigantesco salto di qualità, affermandosi come figura di alta statura, in grado di guidare i sindaci campani sempre con la barra dritta e di aspirare a ruoli di responsabilità maggiori di quelli attualmente ricoperti. Può piacere o no, però è inoppugnabile che Marino oggi è una risorsa non solo del suo partito, il Pd, ma dell’intera regione Campania. Ha raggiunto una maturità politico-amministrativa, frutto di lavoro e dedizione, che posseggono in pochi.

Carlo Marino

“Anci Campania – ha detto all’assemblea regionale – è la vostra casa, è a vostra disposizione, è per voi un riferimento, se lo vorrete, è una comunità che saprà accogliervi e sostenervi durante il mandato amministrativo. Abituatevi ad avere sempre addosso gli occhi e le parole dei vostri cittadini. Perché loro sono i nostri controllori, i nostri interlocutori, i nostri giudici. Con loro, noi sindaci stipuliamo un patto d’onore, e cerchiamo di onorarlo sempre e comunque”. Parole saggie svestite di retorica e demagogia. Carlo Marino ha dimostrato di avere una visione ampia e complessiva delle problematiche che attanagliano enti locali e regione. Dote rara nella classe dirigente campana. L’evento del 10 novembre è stato l’occasione per affrontare tematiche che toccano la carne viva della gente. Non è stata una passerella. È stato davvero un Belvedere.

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