Arriveranno oggi in Procura tutti gli atti preliminari che riguardano il drammatico incidente avvenuto sabato ad Arsita, in provincia di Teramo, dove ha perso la vita l’83enne originaria del posto Giuditta Di Pomponio che proprio ieri avrebbe festeggiato il compleanno. Ad effettuare per tutta la giornata i complicati rilievi sul posto sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Pineto. Non è escluso che già nelle prossime ore il pm Francesca Zani possa indagare il figlio dell’anziana, conducente della Nissan Qashquai che potrebbe essersi sfrenata mentre la donna era all’interno dell’auto seduta sul lato passeggero. Il figlio è sceso quando l’auto si è sfrenata finendo in un burrone e ribaltandosi più volte. Ad allertare i soccorsi è stato proprio lui. Inutili i soccorsi, all’arrivo del 118 la donna era già deceduta. Sul posto anche i vigili del fuoco per riportare la vettura sulla strada e i carabinieri della locale stazione per tutti i rilievi del caso. Al vaglio c’è l’ipotesi che quel freno non sia mai stato inserito. Una tragica fatalità mentre l’83enne era seduta proprio nell’auto sul lato passeggero e aspettava il figlio. L’uomo è subito risultato negativo all’etilometro e al drug test. Per poter formulare l’eventuale contestazione, l’omicidio stradale o quello colposo, agli inquirenti resta però da stabilire se quella mattina l’auto sia stata lasciata in sosta o in fermata: due situazioni diverse per il codice della strada. La fermata, infatti, «è quella sospensione della marcia che avviene solo per un breve periodo, mentre la sosta si protrae nel tempo». Aspetti fondamentali in questo momento che potrebbero incidere sulla decisione della procura. Oggi, intanto, verrà eseguita l’ispezione cadaverica sul corpo dell’83enne che solo nel tardo pomeriggio di sabato è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Mazzini, ma non è escluso che possa essere disposta l’autopsia. Sotto sequestro l’auto, sulla quale verrà affidata una perizia per accertare se il freno elettronico era stato inserito quando il figlio della donna è sceso dall’auto e si è allontanato per una manciata di minuti che purtroppo sono risultati fatali a sua madre. Tra le ipotesi che non vengono escluse c’è quella del freno non inserito o anche dell’auto lasciata accesa. Al momento nulla viene scartato dagli investigatori che per ore hanno raccolto sul posto informazioni ed effettuato rilievi. A chiamare i soccorsi è stato proprio il figlio dell’83enne. Quando sanitari, poliziotti e vigili del fuoco sono arrivati sul posto, nella frazione di Collecerri di Arsita, l’uomo era in evidente stato di choc, ma è risultato negativo a tutti gli accertamenti sia a quelli relativi all’uso di alcool, sia all’uso di droghe. Sentito immediatamente, ha raccontato di essersi allontanato dall’auto per andare nella loro vecchia casa di famiglia e di non averla più vista lì dove l’aveva lasciata, a bordo strada, quando è tornato per poi accorgersi che era finita nella scarpata. Un fossato proprio adiacente al ciglio della strada in leggera pendenza dove la Nissan era stata parcheggiata. E così quando l’auto probabilmente si è sfrenata è lì che ha iniziato la sua corsa, ribaltandosi più volte, con l’anziana che è rimasta schiacciata nell’abitacolo. Inutili sono stati i soccorsi. La notizia l’altro giorno ha scosso l’interno paese di Arsita dove l’83enne aveva vissuto e cresciuto i figli per poi decidere di trasferirsi a Collecorvino, nel Pescarese, proprio con uno dei suoi figli. Era, però, conosciuta e ben voluta da tutti. Ma il destino ha scelto per lei e se l’è portata via proprio vicino al posto al quale lei era probabilmente più legata, la vecchia casa di famiglia.