Tre morti e almeno tre feriti, di cui uno in maniera gravissima, a causa di colpi d’arma da fuoco sparati nel centro di Parigi, nel decimo arrondissement, a rue d’Enghien. Gli spari sono stati esplosi contro tre obiettivi, tutti curdi e tutti nella stessa via: il centro culturale Ahmet-Kaya, un ristorante e un parrucchiere. Un indagato, “un uomo tra i 60 ei 70 anni è stato arrestato”, comunica la procura francese. Sarebbe noto alla giustizia francese per l’attacco con una sciabola in un centro migranti di Parigi avvenuto nel 2021 per il quale era stato subito arrestato e liberato lo scorso 12 dicembre. Il fermato, gravemente ferito, secondo il quotidiano Le Parisien è un ferroviere 69enne francese in pensione. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha confermato che l’autore della sparatoria di oggi a Parigi aveva precedenti per “violenze armate di carattere razzista” e si riserva di indagare la possibilità di un movente razziale dietro la sparatoria. “Da sette a otto spari in strada, è panico totale, siamo rimasti chiusi dentro”, ha testimoniato un commerciante di un edificio vicino durante i primi momenti concitati dopo gli spari. Negli stessi momenti su Twitter la prefettura parigina invita i cittadini ad “evitare il settore” della città ed a “lasciare che siano i servizi di soccorso ad intervenire”. “Un’inchiesta è stata aperta un’inchiesta per omicidio, omicidio volontario e violenza aggravata” e “le indagini sono per il momento affidate al secondo distretto di polizia giudiziaria”, ha precisato la procura. Intanto anche la procura anti-terrorismo sta valutando se i fatti siano o meno di natura terroristica. È quanto apprende l’emittente francese Bfmtv, spiegando che, a seconda degli elementi che verranno raccolti la procura anti-terrorismo potrebbe decidere di occuparsi del caso.

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