Agguato anella notte a Mergellina. Vittima Antonio Gaetano, diciannovenne del quartiere Pianura e vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori l’eclatante fatto di sangue sarebbe avvenuto intorno all’una quando il giovane, in compagnia di un amico, si trovava in auto nei pressi di uno dei tanti chalet della riviera. Il veicolo sarebbe stato affiancato dai killer, verosimilmente in scooter, uno dei quali, estratta una pistola ha aperto il fuoco all’indirizzo di Gaetano. Il diciannovenne, raggiunto da almeno due proiettili, uno all’addome e uno alla nuca, si è accasciato sul sedile in una pozza di sangue. Il suo accompagnatore, di cui non sono state rese note le generalità, ha immediatamente invertito il senso di marcia e districandosi nel traffico si è precipitato all’ospedale ‘San Paolo’ dove Gaetano è stato subito soccorso. Sin da subito, secondo il primo bollettino medico, le sue condizioni sono apparse gravissime. I proiettili, infatti, hanno causato danni devastanti e si attendono le prossime ore per avere un quadro più chiaro. Nel frattempo, sul luogo dell’accaduto, sono arrivate le volanti della Polizia di Stato cui è stata affidata la direzione delle indagini. La pista, ritenuta al momento più attendibile, è che l’agguato sia riconducibile allo scontro tra clan che da qualche tempo sembra essere riesploso nella periferia occidentale del capoluogo. Un agguato eclatante non solo perché consumato dinanzi agli occhi di decine di testimoni che a quell’ora affollavano la riviera ma anche per lo spessore criminale della vittima. Gaetano, nonostante la giovanissima età, è considerato dagli investigatori un ras in ascesa nello scacchiere malavitoso di Pianura al punto da essere indicato come l’attuale reggente dei Calone-Esposito-Marsicano, sodalizio che si contrappone al gruppo Carillo. Proprio questi ultimi sono in cima alla lista dei sospetti quali possibili autori del raid. Che il diciannovenne fosse, infatti, un obiettivo non è un mistero. L’estate scorsa, non a caso, era sfuggito ad un agguato. I killer, in quell’occasione avevano però mancato il colpo e Gaetano se l’era cavata solo con una ferita non grave. Poche settimane fa, invece, un commando aveva aperto il fuoco contro uno stabile che, gli investigatori, ipotizzano che potesse essere frequentato proprio dalla vittima. A far riesplodere lo scontro sarebbe, ancora una volta, la spartizione dei soldi legati alle attività illecite e, in particolare, allo spaccio di droga e alle estorsioni. Tuttavia, la pista della camorra non è l’unica seguita.