“Stop al femminicidio, l’arte contro la violenza”. È il titolo della mostra che sarà inaugurata oggi (25 marzo) alle ore 17.30 nella sala convegni del Centro Polivalente-Area Pip in via Don Peppe Diana a Casapesenna. Dal 27 al 31 marzo saranno esposte le opere di Mattia Anziano, Norma Bini, Alessandro Borrelli, Giuseppe Caputo, Biagio Cerbone, Emilia Della Vecchia, Mimmo Fabozzi, Giuseppe Ferraiolo, Francesco Galdo, Aurelio Gomes, Gianfranco Racioppoli, Orlando Ratto, Noemi Saltalamacchia, Raffaele Sammarco, Mario Schiano, Franco Tirelli, Vittorio Vanacore, Nicola Villano, Anna Maria Zoppi e Giuseppe Zumbolo. Ha aderito la Pinacoteca comunale di Gaeta con Andrea Colaianni. La mostra sarà aperta di mattina dalle 10.00 alle 12.00 agli alunni delle scuole di Casapesenna e al pubblico nei pomeriggi del 27 e 30 marzo dalle 16.00 alle 18.30 con chiusura domenicale.
All’iniziativa interverranno il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa, Giustina Zagaria (vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione), Nicolina Nocera (consigliere alle Pari opportunità), Federica Cirillo (assessore alle Politiche giovanili), Rosaria Coronella, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Casapesenna, il parroco don Vittorio Cumerlato, Gennaro Danilo De Gregorio, responsabile del corso serale dell’Isis “V. Corrado” di Castel Volturno, Ilaria Boccagna, psicologa e psicoterapeuta dell’associazione Spazio Donna, Rosa Magliulo, volontaria Telefono Rosa e attivista dell’associazione Spazio Donna, e il critico d’arte Antonella Nigro. I lavori saranno coordinati dall’assessore alla Cultura e allo Spettacolo Maria Di Sarno e dal prof Giuseppe Ferraiuolo. Previsto l’intervento della scrittrice Marina Rosiello. Un parterre di tutto rispetto per una lodevole iniziativa che accende i riflettori su una problematica purtroppo sempre di stretta attualità. “Secondo un’analisi realizzata dalla Direzione centrale della Polizia criminale – osserva il sindaco Marcello De Rosa – i casi di femminicidio nel 2022 sono stati 120. Una vera e propria strage che purtroppo continua anche quest’anno con 20 casi già registrati. Negli ultimi quattro anni c’è stato un aumento del 12% di omicidi, a dimostrazione del fatto che bisogna ancora fare tanto soprattutto sul piano culturale per fermare questa scia di sangue. La mostra che inauguriamo oggi – conclude il primo cittadino di Casapesenna – vuole ribadire il fermo “no” al femminicidio e sensibilizzare l’opinione pubblica. Dietro i “freddi” numeri ci sono le vite delle donne spezzate dalla violenza dei maschi. Tutto ciò è intollerabile”.