Un esposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo “per violazione della liberta’ religiosa” e un esposto al Vaticano “per segnalare il grave ed inspiegabile comportamento della Curia locale”: e’ quanto annunciano gli avvocati Antonio Ricci e Antigico Zannaco, del Foro di Parma, per conto della famiglia del bimbo disabile di 10 anni a cui un sacerdote di Porto Garibaldi, nel Ferrarese, don Piergiorgio Zaghi, ha negato la comunione ritenendolo incapace di intendere e di volere.
Scelta in seguito avallata dalla curia locale. I legali si appellano al fatto che “l’ordinamento giuridico canonico non fa alcun riferimento ne’ all’eta’ ne’ alla capacita’ di intendere e volere del soggetto che si appresta a ricevere il Sacramento dell’Eucarestia” e sottolineano che “il minore in questione pur se affetto da grave disabilita’ motoria non e’ comunque giuridicamente totalmente incapace di comprendere il significato dell’istituto sacramentale”.