Il boom dei prezzi dell’energia si sono materializzati negli aumenti delle bollette. La crisi energetica, il conflitto tra Ucraina e Russia, l’inflazione galoppante, sono i principali motivi di questi incrementi, di quella che viene definita come la “tempesta perfetta”, con pesanti conseguenze economiche, ambientali, sociali e infrastrutturali. Nel mese di gennaio 2021 il prezzo medio (PUN) per la fornitura di energia era pari a circa 60€/Mwh. A giugno dello stesso anno è salito a 84€/Mwh. A dicembre si è portato a circa 281€/Mwh. Il prezzo medio del 2021 è stato pari a quasi 125€/Mwh. Basti pensare che nel 2020 questo valore si attestava a poco meno di 40€/Mwh: più che triplicato in 12 mesi. Nel 2022 la situazione non è affatto migliorata, tutt’altro, anche a seguito dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Lo scorso luglio il PUN, pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici, ha oltrepassato i 441€/Mwh. Purtroppo, al momento, la curva dei prezzi non sembra affatto destinata a flettersi. Ne abbiamo parlato con il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, delegato all’Energia del partito di Giorgia Meloni.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A RICCARDO ZUCCONI