Finisce ancora una volta nel mirino delle forze dell’ordine l’azienda agricola dei fratelli Guarino in via Ziello a Sant’Arpino. Uno dei proprietari è il marito del vicesindaco Speranza Belardo. I coniugi abitano in un’area retrostante e comunicante con la struttura già in passato sequestrata dalla Procura per la presenza di rifiuti di ogni genere. Le numerose violazioni delle norme ambientali sono state rilevate nell’ambito dell’operazione “Action Day” condotta dalla polizia municipale, unitamente al personale dell’Esercito e dell’Arpac e al responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune di Sant’Arpino. Durante il blitz sono stati rinvenuti anche due autocarri in stato di abbandono, due macchine agricole e svariati attrezzi agricoli, materiale ferroso, pneumatici, casse in legno e plastica e molto altro. La ditta del marito del vicesindaco Belardo è stata più volte colpita da provvedimenti volti a contrastare il fenomeno dei rifiuti tossici e pericolosi. Nel 2020 in seguito a un sopralluogo dell’Asl l’allora sindaco Giuseppe Dell’Aversana adottò un’ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi. L’anno successivo fu varato un altro provvedimento per la tutela della salute pubblica. In quell’occasione furono scoperti 27 bovini tenuti in pessime condizioni. Il Comune dispose lo sgombero. Nonostante la raffica di misure restrittive la ditta dei fratelli Guarino ha continuato commettere una serie di gravi infrazioni. L’azienda si trova in una zona altamente urbanizzata. Più volte i residenti hanno protestato per i miasmi provenienti dall’area incriminata e per le carenze igienico-sanitarie della struttura. In seguito all’ultimo blitz dei servizi di prevenzione del contrasto dei rifiuti tossici ed attività illecite il sindaco Ernesto Di Mattia lo scorso primo giugno ha ordinato ai proprietari dell’azienda di “provvedere, con decorrenza immediata e comunque entro giorni 30 al ripristino dello stato dei luoghi, mediante la rimozione dei rifiuti, nonché lo smaltimento degli stessi nei modi di legge a mezzo ditta specializzata e di trasmettere al Protocollo del Comune di Sant’Arpino, entro 30 giorni dalla conclusione delle operazioni, la comunicazione di avvenuta esecuzione della presente ordinanza, corredata di opportuno materiale fotografico e della documentazione dei relativi formulari di smaltimento rifiuti al fine di consentire le opportune verifiche da parte dei competenti organi di controllo”. Insomma, un’altra stangata per la ditta del marito del braccio destro del primo cittadino. La Belardo sembra affetta da una forma incurabile di strabismo. Assieme all’assessore all’Ambiente Gaetano Lavino si prodiga spesso, con tanto di foto propagandistiche (in basso), a ripulire alcune zone del paese in collaborazione con le locali associazioni ambientaliste tra cui Terra Mia di Giovanni Ciuonzo. L’attivismo di Belardo e Lavino è così intenso da essersi guadagnati sul campo il simpatico appellativo di “Scopettella” e “Palettella”. Mentre la Belardo fa pulizia in diversi punti della città, accanto alla sua abitazione si accumulano rifiuti di ogni tipo fino a creare un vero e proprio allarme ambientale per la comunità. Il vicesindaco dovrebbe notare lo scempio “casalingo” almeno due volte al giorno: quando esce e quando rientra a casa. Strabismo ecologico anche per i componenti di Terra Mia che non hanno mai denunciato la situazione di degrado della azienda dei fratelli Guarino. Figli e figliastri. Per “Scopettella” e “Palettella” un trattamento di favore. Eppure servirebbe un bel servizio fotografico.