L’istituto di ricerche sulla combustione del Cnr di Napoli ha avviato una indagine interna sull’incidente avvenuto due giorni fa sulla Tangenziale di Napoli, l’episodio in cui una vettura-prototipo – sulla quale viaggiavano una ricercatrice dell’istituto e un giovane laureando – è esplosa. Entrambi i passeggeri, che hanno riportato ustioni gravissime, sono ricoverati con prognosi riservata al Cardarelli. È stato il direttore dell’istituto, Riccardo Chirone, ad annunciare l’avvio dell’indagine, sottolineando anche come da parte del Cnr ci sia la massima disponibilità a collaborare con gli inquirenti che intanto sono anche loro alle prese con un fascicolo sulla vicenda. La vettura esplosa, una Volkswagen Polo, era – ha spiegato lo stesso Chirone – “un prototipo affidato all’Università di Salerno per un progetto di ricerca europeo sulla ibridizzazione dei motori di cui il Cnr non è partner. Le prove vengono fatte anche su strada”. I due feriti sono la ricercatrice Maria Vittoria Prati, 66 anni, e lo studente Fulvio Filace di 25. Sono in condizioni tali per cui non è stato possibile da parte degli inquirenti raccogliere le loro testimonianze. A quanto pare a causare la deflagrazione sono state delle bombole a bordo dell’auto, dal contenuto ancora non definito. Anche la natura dell’innesco – il caldo, o forse una scintilla – va chiarita. È stata esclusa la collisione perché dalle immagini delle telecamere non si vede alcun urto da parte della Polo.

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