Il ministero svizzero degli esteri ha annunciato oggi di essere in contatto con la famiglia della donna elvetica residente a Timbuctu, rapita ieri nel nord del Mali e di essere ”pienamente impegnato per ottenere la liberazione dell’ostaggio, in buona salute”.
In un comunicato, il Dipartimento federale degli affari esteri riferisce che l’apposito Centro gestione di crisi del ministero, l’Ufficio federale di polizia e l’ambasciata svizzera nella capitale maliana seguono il caso. Secondo quanto riferito da varie fonti, la donna e’ una missionaria che vive da tempo a Timbuctu, si chiama Beatrice ed e’ stata prelevata ieri nella sua abitazione da uomini armati. La Svizzera, come molti altri Paesi, considera il Mali un paese dove vi e’ un ”alto rischio” di sequestro e sconsiglia agli elvetici di recarsi nel Paese. Dal 30 novembre, in seguito al colpo di stato e alla progressione dei ribelli nel Nord, raccomanda inoltre agli svizzeri residenti nel Mali di lasciare momentaneamente il Paese.