Il direttore della Biblioteca dei Girolamini, Marino Massimo De Caro, è indagato per peculato nell’ambito dell’inchiesta sul furto di migliaia di volumi condotta dalla procura di Napoli. Nelle scorse ore i carabinieri hanno compiuto numerose perquisizioni sia nell’ abitazione veneta di De Caro, sia nella foresteria interna al complesso dei Girolamini, di cui il direttore si serve insieme alla segretaria, sia nell’alloggio di Don Marsano. A quanto si è appreso sono stati ritrovati numerosi libri antichi, alcuni dei quali potrebbero provenire dalla biblioteca.

Gli investigatori hanno anche acquisito alcuni filmati delle telecamere di sorveglianza e sentito diverse persone informate dei fatti, tra cui il docente universitario Tomaso Montanari, promotore della petizione con circa 2 mila firme rivolta al ministro Ornaghi per ottenere l’allontanamento di De Caro dalla biblioteca.

“Il ministro dei Beni Culturali deve immediatamente revocare a Marino Massimo De Caro l’incarico di direttore e cacciarlo dalla Biblioteca statale dei Girolamini di Napoli”. Lo sostiene Francesco Barbato, capogruppo Idv in commissione Finanze della Camera. “Il ministro – sostiene il dipietrista – non deve essere condizionato dalla coloritura politica di De Caro perfetta sintesi dell’inquinante miscela Pd-Pdl e cancellarlo dal libro paga del Mibac. Oggi stesso attiverò in Parlamento il mio potere di sindacato ispettivo”.

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