NAPOLI – “E’ venuto il momento che Scoppa riveli ai cittadini le oscure logiche che ispirano la sua personalissima idea di tempo – osserva Angela Cortese, consigliere regionale del Partito Democratico – Il generale in pensione che Caldoro ha messo a capo della Asl Napoli 1 continua infatti a dilazionare quelle risposte che i gravi problemi della nostra rabberciata sanità reclamano ogni giorno a gran voce”.

“Il guaio – aggiunge Cortese – è che le malattie non stanno certo ad aspettare i tempi elefantiaci di questa disastrosa gestione della sanità in Campania, sulla quale peraltro il governatore non avverte il bisogno di spendere una sola parola né tantomeno quello di un pur necessario confronto con il Consiglio regionale”. “La questione della Neonatologia del San Gennaro – prosegue l’esponente del Pd – è solo l’ultima tappa di una dolorosissima via crucis che espone a gravi e costanti rischi i degenti, il personale e ora anche i neonati di quell’ospedale. Dal primo aprile dal pronto soccorso ostetrico, presidio che per legge deve restare aperto 24 ore su 24, una neonatologa è stata trasferita e rimpiazzata con un collega che una certificazione del medico competente ha sollevato dai turni. Naturalmente, il commissario della Asl Napoli 1 è chiamato ad assumersi la responsabilità di simili decisioni e di qualsiasi conseguenza ne derivi. Da mesi ormai la premiata ditta Scoppa & Caldoro trasforma in catastrofe ogni cosa che tocca e continua a mortificare, colpo dopo colpo, il nosocomio della Sanità, ormai prosciugato di funzioni e personale”. “Se l’intenzione, come è lecito sospettare, è quella di condannare il San Gennaro ad una lenta morte – conclude Cortese – meglio chiuderlo subito anziché aspettare che a dare la sveglia all’ex generale e al suo padrino politico sia l’ennesima tragedia annunciata”.

 

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