META DI SORRENTO – “Una palese ingiustizia”: così, il coordinamento regionale Donne del PD, definisce la sospensione, dallo scorso 22 marzo, dei servizi dell’Unità Operativa Materno-Infantile (UOMI) di Meta di Sorrento (Napoli). Le future mamme del comprensorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense – viene sottolineano in una nota – sono ora costrette a recarsi altrove per le visite ginecologiche, per i corsi preparto e anche per gli esami di routine.
“Ancora una volta – aggiunge Valeria Valente, coordinatrice Regionale Donne del PD – sono le donne, in questo caso quelle della Penisola Sorrentina, a pagare il prezzo. La tensione che di fatto si registra da circa un anno tra l’Asl e il Comune di Meta, e che ha finora determinato la progressiva perdita di spazi del poliambulatorio, con la conseguente compromissione dei servizi, resta il motivo principale per cui le cittadine della penisola sorrentina non possono più accedere alle prestazioni professionali medico-sanitarie cui pure avevano ed hanno diritto”. Pertanto, è ancora scritto nella nota, “invitiamo fermamente ad una rapida soluzione del problema, sollecitando in tal senso tutti gli enti preposti e innanzitutto i sindaci della Penisola, quali massime autorità sanitarie dei vari Comuni, ricordando a tutti gli attori coinvolti in questa sconfortante vicenda che i servizi sanitari sono l’aspetto più emblematico e nel contempo materialmente necessario di una società civile e progredita. Nel venir meno del diritto alla salute, diritto sancito dalla nostra Costituzione, si perde non solo un tassello fondamentale per la qualità della vita quotidiana, ma si sferra un durissimo colpo ai capisaldi etici e normativi del Paese”. Per difendere i diritti delle donne, “di nuovo e per primi ignorati”, il coordinamento si impegna “a intervenire attraverso l’attività del suo Gruppo regionale ed attraverso ogni strumento in suo possesso per far sì che quanto prima siano riattivati in Penisola Sorrentina i servizi dell’UOMI.