“C’è chi dice no”, celebre brano di Vasco Rossi, fa da filodiffusione al comune di Orta di Atella. Miseramente falliti tutti i flebili tentativi di Antonino Santillo di cambiare musica. Il sindaco è sommerso dai “niet” dell’apparato amministrativo. Boccheggia. Annaspa. Si impantana. E dopo sei mesi dall’elezione l’attività di governo procede a passo di lumaca. Tutto fermo. Tutto tirato giù dalle sabbie mobili della burocrazia. Tutto incomprensibile. Come l’immobilismo in settori nevralgici. Per un ente in dissesto finanziario tenere nel congelatore progetti per un totale di 5 milioni di euro è un delitto. Si tratta di opere pubbliche, già appaltate dalla Centrale unica di committenza di Nola, ancora impigliate negli uffici preposti. Tra gli interventi spicca il Piano strade che prevede il rifacimento del 70% delle arterie comunali. Perché non partono i lavori? Poi c’è il parco giochi. Perché non partono i lavori? Poi ci sono i campi da tennis e di bocce. Perché non partono i lavori? Poi c’è la realizzazione del corpo C della scuola media. Perché non partono i lavori? Poi c’è l’efficientamento energetico sia del municipio che della palestra comunale. Perché non partono i lavori? Per un totale, come detto, di ben 5 milioni di euro già messi a gara e appaltati. Opere indispensabili accantonate in attesa di cosa? Si è provveduto alla variazione di bilancio? Sono stati firmati i contratti? Santillo, che ha il dovere politico e amministrativo di dare risposte ai cittadini, sembra un turista svizzero. Invece di trascorrere intere giornate al Protocollo a sfogliare e smistare la posta dovrebbe aprire immediatamente un tavolo tecnico con Rossella Gifuni, funzionario dell’area Lavori pubblici. Dovrebbe chiedere spiegazioni. Dovrebbe incalzare gli uffici. Dovrebbe, insomma, fare il sindaco, non l’impiegato comunale di 3° livello. C’è un problema di carichi di lavoro? Bene, si trovi una soluzione in tempi rapidissimi. L’ingegnere Gifuni è responsabile anche di Urbanistica, Cimitero e Ambiente. Troppi settori, non c’è dubbio. È tanto complicato assumere un professionista per affidargli l’Urbanistica tramite l’ex art. 110 del Tuel? Che sarà mai? Si può fare. Non c’entra nulla il dissesto. Non prendiamoci in giro. Poi ci sono le coincidenze. In tempi record viene approvata una determina a contrarre semplificata per l’affidamento diretto dei lavori alla ditta Impregina Srl. Impegno di spesa di oltre 53mila euro. Per cosa? Manutenzione straordinaria delle strade comunali. Ribasso del 5,10%. La stessa azienda si è aggiudicata con un ribasso del 37,07% l’appalto, fermo al palo, di oltre un milione di euro per il rifacimento delle strade. Un doppione per chi colleziona le Figurine Panini. Una figuraccia per chi amministra il comune. Ma Santillo ha la faccia tosta. E le tasche gonfie. Lo stipendio di sindaco è bello pesante: 3.200 euro al mese. Da leccarsi i baffi senza avere pensieri per la testa. Beato lui. Poveri cittadini.