La riforma sul premierato “lascerebbe” al presidente della Repubblica “i compiti che i padri costituenti vollero”, ridimensionando quelli che i capi dello Stato nel tempo “hanno dovuto meritoriamente allargare per supplire alle carenze della politica”, quelli “non strettamente previsti dalla Costituzione”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante la cerimonia di auguri di fine anno con la stampa parlamentare. “Oggi il Presidente del Senato e fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, ha gettato la maschera e indicato qual è il vero obiettivo della riforma del premierato: ridurre gli attuali poteri del Presidente della Repubblica, nonostante la stragrande maggioranza degli italiani, come testimoniano i sondaggi, abbia a più riprese dimostrato di avere piena fiducia dell’operato del Quirinale. Ragione in più dunque per contrastare in Parlamento e se sarà necessario con il referendum il premierato in salsa meloniana, pensato non certo per rispondere ai bisogni dell’Italia, ma piuttosto per demolire alla fondamenta la repubblica parlamentare e provare a limitare l’azione istituzionale di Mattarella, costantemente ancorata al pieno rispetto degli equilibri sanciti dalla nostra Costituzione”. Lo afferma Federico Fornaro, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed esponente del Pd

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