Da oggi i pm che si occupano dell’inchiesta sul caso Pozzolo, avviata dopo la querela presentata dalla parte lesa, iniziano ad ascoltare le testimonianze di chi era presente alla serata di Capodanno a Rosazza, in cui l’elettricista Luca Campana è stato colpito da un proiettile partito da una pistola di proprietà del deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo. E’ prevista per oggi la deposizione del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro – organizzatore della festa insieme alla sorella Francesca, che però non era presente in sala nel momento dello sparo – che verrà sentito come testimone in procura a Biella. Resta da chiarire chi teneva in mano l’arma quando è stato esploso il proiettile. Pozzolo sostiene che non era lui, ma ci sono due dei partecipanti alla serata che hanno dichiarato agli investigatori esattamente l’opposto, cioè che era proprio il parlamentare a maneggiare la pistola, ora indagato. “Emanuele Pozzolo? Aveva la pistola in mano. Forse non è stato attento nel maneggiare l’arma. Ma nessuno l’ha tenuta in mano oltre a lui. Ed è partito solo un colpo, nessun altro botto o sparo è avvenuto in quella sala a Rosazza la notte di Capodanno”. Concorda con la versione degli altri testimoni anche Davide Zappalà, esponente di FdI e assessore comunale ai Lavori pubblici nella città di Biella. Uno dei testimoni che accusano il parlamentare sarebbe lo stesso che ha già ricostruito la scena nei giorni scorsi parlando anche con alcuni giornalisti. “Ad un certo punto – aveva raccontato – Pozzolo ha tirato fuori una pistola per farla vedere in giro. Era piccola, sembrava un accendino, e la poteva tenere nel palmo di una mano. Non c’è stato nemmeno il tempo di chiedergli cosa stessa facendo e magari di mettere via l’arma, visto che nel locale c’erano anche dei bambini”. La sua versione e quella, dello stesso segno, fornita dall’altro testimone sarebbero state raccolte quasi in simultanea da due diversi carabinieri e sarebbero quindi un elemento a favore dell’accusa. Alcuni presenti diranno ai carabinieri di aver notato “che Pozzolo, era un pò su di giri, piuttosto brillo”. Pozzolo, da parte sua, continua a sostenere di non essere stato lui a sparare. In occasione della conferenza stampa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato il deferimento del deputato alla commissione di garanzia dei probiviri di Fratelli d’Italia. “Chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con serietà, per questo c’è un problema”, così la premier che ha inviato anche i suoi a una maggiore “responsabilità”.
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