Un manifesto contro il governo per una manifestazione in programma il 16 febbraio a Roma alla quale, come si legge, sono invitati i Sindaci del Sud. E, poi, circostanza che ha scatenato le reazioni di numerosi esponenti del centro destra, l’utilizzo dei simboli della Regione Campania e dell’Anci, per una manifestazione che ha una chiara connotazione politica. La Piazza di De Luca, che nasconde il simbolo del Partito democratico sostituendolo con quello di una istituzione, la Regione Campania appunto, sarà un banco di prova per rinsaldare il suo rapporto con gli amministratori locali, i tanti sindaci del Pd della Campania che, di certo, non faranno mancare la propria presenza in un incontro che si trasformerà anche in un messaggio rivolto ai vertici nazionali del Partito Democratico per la vicenda del terzo mandato come anche per la composizione delle liste per la prossima tornata elettorale per le Europee. L’ennesima prova muscolare di De Luca, sommerso dalle critiche, assieme a Carlo marino, sindaco di Caserta e presidente dell’Anci Campania. Sul piede di guerra il deputato di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, segretario del partito della Meloni della provincia di Caserta. “Sono mesi che, insieme alla classe dirigente Provinciale e Regionale di Fratelli d’Italia, denunciamo l’escalation di pericolosa deriva politica di Vincenzo De Luca. E purtroppo avevamo ragione. Dopo le offese, le affermazioni calunniose e denigratorie, la querela al Ministro Fitto e la richiesta di dimissioni dell’intero Governo, il Governatore della Campania ha organizzato una manifestazione di protesta a Roma proprio contro questo Governo per il prossimo 16 Febbraio. Un poco anacronistica come cosa, ma assolutamente legittima se fosse tutto qua. Il vero problema, che è poi la cifra di quanto sia De Luca o in avanzata fase di senilità o in uno stato di irreversibile esaltazione di se stesso, sta nel fatto che questa manifestazione è organizzata e patrocinata addirittura dalla Regione Campania e dall’Anci Campania, i cui loghi compaiono in bella mostra sulla locandina che pubblicizza questa “discesa su Roma” di De Luca & Co. Ora, va bene che De Luca ormai fa solo politica antigoverno perché altro non è in grado di fare, e si vede. Ma utilizzare loghi di due Istituzioni che racchiudono espressioni politiche differenti e differenti sensibilità anche personali, credo sia il chiaro segnale di quanto si sia superato il segno. Fratelli d’Italia segnalerà l’accaduto a tutti gli organi di controllo competenti, chiedendo all’intero Consiglio Regionale di prendere le distanze da un utilizzo così monocratico della cosa pubblica”. Critiche al governatore e a Marino, in qualità di presidente Anci, anche da parte di Gianpiero Zinzi, deputato campano della Lega. “De Luca continua a gonfiare una polemica politica soltanto per coprire le sue mancanze da governatore. Organizzare la sua protesta pressando i sindaci del territorio a partecipare ad una manifestazione a Roma è lunare se non assurdo: il governo è attento alle necessità della nostra Regione. Cosa che non si può invece dire del governatore col lanciafiamme che, invece, si è dimostrato finanche incapace di utilizzare le risorse assegnate alla Campania. Da Anci Campania ci aspetteremmo maggiore responsabilità, non propaganda becera che ne svilisce la funzione ormai non più terza”. Durissimo l’intervento di Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia. “”L’arroganza di De Luca e del sindaco di Caserta Carlo Marino, presidente Anci Campania, hanno superato il limite della decenza, ignorando il ruolo istituzionale che rappresentano. Nello specifico per una manifestazione organizzata per il 16 febbraio, hanno utilizzato nei manifesti i loghi della Regione Campania e dell’Anci come se fossero propri comitati elettorali. Hanno dimenticato che i loghi pubblici non si utilizzano per eventi di natura politica. Dalle segreterie dei reciproci assessori sono partite telefonate per la mobilitazione contro il governo. Già in settimana avevamo denunciato le esilaranti espressioni del governatore De Luca che invocava la lotta armata chiedendo le dimissioni. Il PD continua a tacere? Fino a quando bisogna sopportare l’atteggiamento di amministratori che, a disprezzo di ciò che rappresentano, utilizzano gli enti pubblici come se fossero proprietà privata, promuovendo eventi di tutt’altra natura? La misura è colma e se il PD ricorda ancora cosa sia l’etica politica dovrebbe chiedere immediatamente le dimissioni del governatore che da nove anni governa la Campania che vanta, grazie alla sua politica scellerata, il primato di essere ultima in tutto. Al presidente nazionale dell’Anci De Caro chiediamo di intervenire sull’utilizzo improprio del logo che dovrebbe rappresentare tutti i comuni e non dovrebbe essere espressione di un partito. Nel frattempo Fratelli d’Italia ha chiesto ai propri amministratori di lasciare ogni carica in Anci. Fermamente convinti che la Campania meriti altro, lavoreremo per mandare a casa chi indegnamente amministra la nostra Regione”.