Un pensionato su due vive con meno di 1.000 euro: e’ quanto si evince dai dati Istat, che ha oggi fornito le cifre sul sistema previdenziale. Quasi un pensionato su 3 inoltre percepisce tra i 500 e i 1.000 euro, e c’e’ inoltre il 14,4% il cui assegno e’ inferiore a 500 euro. Piu’ in generale, nel 2010 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 258,4 miliardi, e’ aumentata dell’1,9% rispetto all’anno precedente; in diminuzione, invece, risulta la sua incidenza sul Pil (16,64% a fronte di un valore di 16,69% registrato nel 2009).
Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,9%, quelle di invalidita’ il 4,5%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%. Il 47,9% delle pensioni e’ erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,6% nel Mezzogiorno. In totale i pensionati sono 16,7 milioni e percepiscono, in media, 15.471 euro all’anno. Il 14,4% dei pensionati riceve meno di 500 euro mensili; il 31% (5,2 milioni di individui) un importo tra 500 e 1.000 euro, il 23,5% tra 1.000 e 1.500 euro e il restante 31,1% piu’ di 1.500 euro. Il 67,3% dei pensionati percepisce una sola pensione, il 24,8% ne percepisce due e il 6,5% tre; il restante 1,4% e’ titolare di quattro o piu’ pensioni. Secondo i calcoli del Codacons, dal 1993 ad oggi il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/bassa e’ calato di oltre il 50%. “I pensionati italiani si confermano i piu’ poveri d’Europa – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – A pesare e’ soprattutto la pressione fiscale, che nel nostro paese resta elevatissima, mentre altri paesi europei non prevedono alcuna tassazione sulle pensioni. A peggiorare la situazione le ultime misure introdotte in Italia, che hanno determinato un aumento dei prezzi e delle tariffe e una conseguente perdita del potere d’acquisto, gia’ crollato negli ultimi anni. Basti pensare che dal 1993 ad oggi il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/bassa e’ calato di oltre il 50%”. E’ inoltre di oggi un altro dato statistico: scende ad aprile la fiducia delle imprese nel settore manifatturiero. L’indice calcolato dall’Istat cala a 89,5, contro il 91,1 registrato a marzo. Si tratta del livello piu’ basso da ottobre 2009