In attesa dell’interrogatorio, il 53enne Antonio Mangiacapre respinge tutte le accuse. Ai carabinieri di Marcianise, che indagano sulla vicenda, ha riferito che gli era stata rapinata la Golf grigia con la quale l’assassino si sarebbe poi mosso. Un accadimento che gli avrebbe procurato un malore tale da recarsi presso il pronto soccorso della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato sottoposto alla prova dello stub per verificare se sui vestiti sono rimaste tracce dopo l’esplosione dei colpi. L’auto è stata poi ritrovata nella periferia di Cancello Arnone. Una versione che non convince del tutto gli inquirenti soprattutto perché non combacia con quella fornita dall’equipaggio di una gazzella dei carabinieri, che nei momenti successivi agli spari, avrebbero visto Mangiacapre nel luogo dell’agguato ai due fratelli. I carabinieri stanno lavorando sul traffico telefonico e sui computer delle due vittime e del presunto assassino. Si cercando mail, messaggi e qualsiasi contatto tra i tre visto che nell’interrogatorio, il sospettato ha addirittura negato di conoscere i due fratelli. Insomma se la certezza sono le due vittime e, per il momento il fermo del presunto assassino, si cerca il movente che dovrebbe essere legato a motivi economici e a proprietà finite all’asta dei familiari di Mangiacapre i cui interessi erano curati da una delle due vittime ovvero l’avvocato Marco Marrandino. L’ipotesi più concreta è quella relativa a una questione ereditaria e rancori legati al mondo delle aste giudiziarie e di proprietà della famiglia dell’assassino finite appunto sul mercato. La pista principale potrebbe essere legata a una ritorsione per una compravendita di un terreno in un’asta giudiziaria. Non è chiaro se i Marrandino fossero entrambi nel mirino o se uno dei due fratelli sia stato una vittima accidentale. Al vaglio degli inquirenti c’è anche un video che ritrae le due vittime a bordo di una Bmw di colore bianco e la golf di Mangiacapre. In quel momento le due auto si affiancano come se gli occupanti stessero scambiando qualche parola. Quindi dall’auto grigia scende una persona che prima fa fuoco contro il passeggero e poi spara all’indirizzo del conducente della Bmw che nel frattempo stava cercando di fuggire. Immagini agghiaccianti che il sindaco di Cesa Enzo Guida invita a non far circolare sui social: “Chiediamo rispetto per le vittime. Stiamo assistendo alla circolazione di video e foto dell’episodio ed è qualcosa di molto brutto. Chiediamo a tutti di non condividere queste immagini atroci. Chiediamo alla comunità di rispettare il dolore ed è il miglior modo questo per onorare la memoria di Marco e Claudio”. Intanto si attendono le fasi successive al fermo del 53enne sospettato del duplice delitto, che sarà interrogato giovedì presso la Procura di Napoli Nord.

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