In questa tappa del nostro tour nel mondo politico e consiliare di Aversa sui primi giorni della nuova amministrazione comunale abbiamo intervistato Michele Galluccio. Il leader di Forza Aversa critica la fascia tricolore e la coalizione civica: “Partenza con il piede sbagliato”.

Qual è il suo giudizio sulla giunta varata dal sindaco Franco Matacena?
“Il giudizio politico è negativo. Una giunta fatta agli ultimi secondi del tempo regolamentare. Appare chiaro che nel tagliare e cucire il vestito agli assessori a molti di loro è andato stretto, se non strettissimo, con qualcuno che ha indossato un abito non proprio adeguato. Alla nostra città servivano in alcuni settori chiave competenze tecniche per poter subito affrontare le tante criticità. Non servono soluzioni spot o tampone, bisogna far tornare lo straordinario nell’ordinario”.

Se fosse stato al posto del primo cittadino chi avrebbe escluso senza pensarci su due volte?
“Il problema non sono i nomi, la questione è politica. Se un candidato sindaco si espone durante la campagna elettorale, affermando che la città va trasformata, migliorata, cambiata, viste le tante criticità che si ereditano, non avrebbe dovuto nominare assessore chi fino a ieri è stato complice della situazione attuale. Sarebbe un paradosso se Matacena dicesse oggi di aver ereditato tante problematiche, di fatto se la prenderebbe con alcuni degli attori principali della sua compagine”.

La composizione attuale dell’esecutivo fa presagire uno scenario con Matacena ”ingabbiato” dalla maggioranza?
“Più che ingabbiato ho avuto la sensazione che il sindaco si sia arreso alla realtà dei numeri della sua coalizione multicolore. Si è accontentato di nominare un suo assessore di fiducia al Bilancio, lasciando le porte aperte, senza opporsi più di tanto, ai nomi proposti dalla maggioranza. Ma è emblematico il monito che ha lanciato agli assessori attraverso i microfoni di Italia Notizie. Matacena ha sottolineato che la giunta sarà sottoposta a verifiche periodiche. È tutto dire. Inoltre, se si guarda attentamente la distribuzione delle deleghe, appare chiaro che il sindaco abbia ingabbiato lui alcuni assessori che hanno deleghe simili. Una situazione che inevitabilmente nelle prime scelte politiche creerà delle frizioni”.

Che tipo di opposizione farà il centrodestra in consiglio e sul piano politico?
“Il centrodestra farà il centrodestra. Partirà dai temi esposti in campagna elettorale per far riavvicinare i due terzi dei cittadini che al ballottaggio non sono andati a votare. Sono circa 25.000 elettori, una vera emergenza democratica. Le questioni sul tappeto sono tante: le opere pubbliche incomplete o programmate male, la riorganizzazione dei servizi cimiteriali, la tutela ambientale, la raccolta differenziata con la riapertura dell’isola ecologica, l’attuazione della 328, i cui servizi sono carenti come dimostrano le continue lamentele degli utenti. Un’attenzione particolare sarà rivolta ai temi della trasparenza e della legalità. Mi sarei aspettato un assessore al ramo, anche alla luce delle tante notizie emerse prima e dopo la campagna elettorale. Serviva un segnale forte, invece Matacena è stato davvero timido”.

Mario De Michele

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